La crisi dalla quale è difficile uscire. Il turismo dopo due anni di pandemia fa ora i conti con la guerra. Dunque si rinuncia ancora a partire: del 31% di connazionali che ha deciso di non andare in vacanza per i prossimi mesi, il 10% lo fa per timore degli effetti del conflitto in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti. C’è poi il capitolo economico a pesare sulle scelte degli italiani, il 13% non ha programmato la villeggiatura con la famiglia, dichiarando un peggioramento di non avere i mezzi per farlo.
Sono le stime per il 2022 di un’indagine di Demoskopika pubblicata in occasione della Bit la Borsa internazionale del turismo. Infine, per l’anno in corso, si stima l’assenza dall’Italia di oltre 300 mila turisti ucraini e russi con una riduzione di 2,4 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica per quasi 180 milioni di euro.
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