Dalla provincia reggiana arriva un’altra storia, l’ennesima, di violenza contro le donne. I carabinieri hanno arrestato un uomo di 30 anni residente a Correggio con l’accusa di atti persecutori, lesioni personali aggravate, rapina aggravata e violenza privata.
Come è emerso dalle indagini, dal dicembre del 2024 il trentenne ha iniziato a perseguitare – spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – l’ex compagna, cercando di contattarla quotidianamente via telefono (fino a trenta chiamate al giorno) e social network, minacciandola di morte (“ti spacco”, “ti ammazzo”, “non mi frega di andare in galera”), in un caso minacciandola anche fisicamente con una bottiglia di vetro rotta.
Poi dalle minacce, già molto gravi di per sé, l’uomo è passato ai fatti, con aggressioni fisiche che hanno costretto più volte l’ex compagna ad andare in pronto soccorso per farsi medicare. Lo scorso agosto il trentenne, in due diverse occasioni, l’ha presa a schiaffi, tirandole i capelli e colpendola con violenza con una stampella, causandole in un caso lesioni guaribili in 15 giorni e nell’altro caso lesioni guaribili in 10 giorni.
A settembre, dopo averla afferrata per un braccio per non farla allontanare, minacciandola con la stampella le ha rubato lo smartphone e 70 euro in contanti, facendola cadere a terra, per poi restituirle il solo telefono cellulare, ma non i soldi. L’indole violenta dell’uomo, peraltro, non si limitava ai rapporti con l’ex compagna: sempre a settembre un amico della ragazza, intervenuto per difenderla, è stato colpito in faccia con una bottiglia, riportando una prognosi di 30 giorni.
A ottobre, dopo l’ennesimo rifiuto della donna a una richiesta di incontro, l’uomo ha minacciato di fare del male ai genitori dell’ex compagna, inviandole anche una foto dei suoi familiari e riuscendo così a intimorirla a tal punto da convincerla a presentarsi all’appuntamento: una volta lì, però, il trentenne l’ha aggredita, facendola cadere a terra quattro volte e colpendola con la stampella per non farla rialzare.
Risale già al dicembre dell’anno scorso uno degli episodi più gravi: durante un viaggio con la ragazza, quest’ultima si è rifiutata di accompagnarlo a comprare sostanze stupefacenti. A quel punto il trentenne ha sterzato all’improvviso, facendo andare di proposito l’auto fuori strada e provocando alla compagna lesioni di una certa entità (prognosi di 20 giorni). Nella stessa occasione l’ha anche minacciata di morte per impedirle di rivelare la reale dinamica dell’incidente.
Al termine delle indagini, e sulla base di quanto emerso, la Procura di Reggio ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’arresto dell’uomo: ricevuto il provvedimento, i carabinieri di Correggio lo hanno rintracciato, ammanettato e portato alla casa circondariale di Reggio.







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