“Le parole del vicepresidente del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio, sono inaccettabili nel merito e a maggior ragione nella manifesta volontà di colpire indiscriminatamente cooperative e onlus che, al contrario di quanto afferma, oggi rappresentano uno dei sani pilastri sui quali si regge il sistema di welfare nel nostro territorio e in tanta parte del nostro Paese”.
Confcooperative Reggio Emilia replica così alle affermazioni del vicepremier, secondo il quale, in riferimento alla vicenda degli affidi a Bibbiano, “questi scandali sempre più spesso accadono quando lo Stato si ritira dando spazio a imprese, cooperative, onlus magari “politicamente” o “ideologicamente” vicine”.
“Solo di passaggio – sottolinea Confcooperative – vorremmo ricordare a Di Maio gli scandali quotidiani nella sanità pubblica, nella pubblica istruzione, nella pubblica amministrazione, nella politica, negli appalti pubblici e persino nel sistema giudiziario, ma è su questo terreno che si può condurre un confronto?”
“Le parole del vicepremier – prosegue Confcooperative – assumono sì un carattere ideologico, viziate da un pregiudizio che non ha nulla a che vedere con una realtà fatta di buone integrazioni tra pubblico e privato per la gestione di servizi che riguardano anziani, disabili, famiglie in condizioni di fragilità di ogni genere, persone segnate da dipendenze e da tante forme di emarginazione, coprendo aree che vanno dal socio-sanitario al socio-assistenziale ai servizi educativi”.
“Indagare a fondo su ipotesi di reato e perseguire duramente i responsabili, chiunque siano e senza sconti – prosegue Confcooperative – è un dovere assoluto, ma screditare e di gettare fango in modo indiscriminato su cooperative e onlus è un’operazione inaccettabile, lesiva del lavoro e della dignità di migliaia di imprese, soci e lavoratori”.
“Il pubblico – sottolinea la centrale cooperativa di Largo Gerra – ha scelto la via della sussidiarietà e dell’integrazione con il privato sociale per due ragioni essenziali: da una parte perché in forte difficoltà finanziaria nel gestire, sostenere e migliorare il sistema di protezione delle fasce più deboli di cittadini e, dall’altra, perché ha trovato nella cooperazione (in specifico quella sociale) le capacità, le competenze e una spinta alla co-progettazione necessarie non solo alla gestione dei servizi, ma anche alla costruzione di relazioni comunitarie in grado di rafforzare complessivamente il sistema di tutela e di integrazione delle fragilità d’ogni genere, incluse quelle lavorative che interessano migliaia di persone”.
“Il pubblico – incalza Confcooperative – ha così liberato energie e risorse per progettare i servizi e per rafforzare un sistema di controlli che è proprio delle sue funzioni, e questa integrazione ha prodotto risultati straordinari proprio nel territorio in cui Di Maio lancia accuse gratuite e infondate, disconoscendo il valore creato per i cittadini da cooperative sociali entro le quali la motivazione ideale (e non “ideologica”) e il principio della solidarietà sono motori essenziali per assicurare servizi a migliaia di persone e famiglie”.
“Per parte nostra – conclude Confcooperative – auspichiamo che sia fatta al più presto chiarezza sulla vicenda di Bibbiano nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti, ma, nel frattempo, invitiamo il vicepremier ad astenersi da gratuite e generiche sentenze che ledono la dignità di molti e alimentano un clima di sospetto e odio di cui non si sente davvero il bisogno”.
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Mi paiono pochini pochini 7 anni per aver causato la morte di 4 persone di cui tre bambini, con aggravante di abuso alcoolici, droga, guida
proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]