di Ugo Pellini _ Anche se, come scriveva Bertold Brecht nel 1938: “Discorrere d’alberi è quasi un delitto, perché su troppe stragi comporta silenzio”, le cronache raccontano del trapianto del bagolaro di via Gorizia, che lascia il suo posto per una rotonda.
Per salvare un albero di queste dimensioni, perché non sempre queste operazioni hanno successo, si dovrà seguirlo con attenzione e curarlo, soprattutto in estate o forse anche prima, con abbondanti innaffiature.
Come nel film “Salvate il soldato Ryan”, tratto da una storia vera, può diventare un simbolo. Il Bagolaro Ryan dovrà dimostrare, come nel film, di essersi meritato un tale trattamento e di avere “vissuto una buona vita”.
Interpretiamo questa attenzione per salvare un albero come il segno di un’inversione di tendenza da parte dell’amministrazione comunale sul verde pubblico, negli ultimi anni “non trattato benissimo”. Al di là delle considerazioni economiche si conferisce all’albero “un valore storico, culturale, affettivo, non sempre dato per scontato”.
Ci auguriamo che sia davvero, come scrive l’assessore Bonvicini, “l’inizio di una nuova epoca, perché abbiamo la necessità di ricominciare a progettare l’ambiente urbano”.
Ugo Pellini (membro Consulta verde del Comune di Reggio Emilia)
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno