"Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenga subito per risolvere il problema del sottodimensionamento dell’organico della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Reggio Emilia dove scontano la pena 370 detenuti e dove operano circa 170 agenti, invece dei 240 previsti".

Ad affermarlo è Benedetta Fiorini (FI), deputata emiliana di Forza Italia che questa mattina ha effettuato una visita accurata alla struttura, durata più di due ore.
"Ringrazio per la disponibilità e per avermi accompagnato il Direttore Generale – Direzione Generale Detenuti e Trattamento Roberto Piscitello, il comandante Mauro Pellegrino e il segretario provinciale del Sappe, Michele Malorni e per avermi dato la possibilità di parlare con molti detenuti e toccare con mano la situazione di tutti i reparti, da quello dell’articolazione difesa salute mentale ex opg a quello di Alta Sicurezza dove ci sono i detenuti del processo Aemilia e il reparto femminile. Nel carcere di Reggio – aggiunge la deputata – è forte il rischio di radicalizzazione islamica, il 68% dei detenuti non è italiano".
"Soprattutto dopo gli ultimi fatti violenti noti alle cronache, il Governo ascolti le richieste della polizia penitenziaria e valuti la possibilità di dotarla del Taser e si adoperi per colmare i vuoti d’organico", conclude Fiorini.
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