Bonaccini: Terzo polo e 5s con noi in battaglie comuni. Senza Pd non si va da nessuna parte

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La premier Giorgia Meloni “difende l’indifendibile”. E il 41-bis “non si tocca, guai”. Il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini parla così ai circoli romani sui temi caldi del momento: Delmastro, Cospito e il 41-bis. “La presidente Meloni, con il suo intervento, si è assunta la responsabilità di difendere l’indifendibile ed è a mio parere un grave errore e un gesto di debolezza politica. Perché la Costituzione prescrive disciplina e onore per chi ricopre cariche istituzionali e non vi è dubbio che il sottosegretario Delmastro non ha dimostrato né disciplina né onore”, dice Bonaccini.

E il 41 bis “non può essere messo in discussione. Guai dessimo l’idea di metterlo in discussione! Lo dice uno che viene da una regione che sul terrorismo ha pagato un conto salatissimo. La lotta alla mafia e ad ogni forma di aggressione terroristica sono, per noi, due punti fermi su cui non si arretra neanche di un millimetro. Dopo di che, che tutti i detenuti abbiano il diritto alle cure necessarie è un principio di civiltà che nulla toglie alla lotta contro il crimine organizzato e contro il terrorismo. Punto. Non c’è bisogno di sbrodolare altro. E questi principi cardine non devono essere utilizzati in maniera strumentale da chi vuole rappresentarci come cedevoli rispetto alla necessaria lotta alle mafie e al terrorismo. Chi si è macchiato di crimini ne risponda, ci poteva pensare prima”.

Poi un appello a terzo polo e M5S, un invito a unirsi nelle battaglie comuni, ma anche un avvertimento: senza Pd non si va da nessuna parte. “Agli amici del terzo polo e del M5s, che spero abbiano capito di aver perso le elezioni quanto noi, perché sembra che le abbiano vinte, chiedo: ci può essere un argomento sul quale ci troviamo insieme a fare battaglia politica? Ho sentito Conte, Calenda e Renzi dire che sono contrari ai tagli alla sanità pubblica: possiamo fare una grande battaglia tutto insieme nel paese?”. Per Bonaccini “le alleanze sono indispensabili” e “non possiamo bastarci da soli se vogliamo tornare al governo del Paese, ma lo dico a terzo Polo e ai 5S: senza Pd non ci sarà mai un’alternativa in grado di battere le destre”.