Con “Bells and Spells” al teatro Ariosto un viaggio tra meraviglia e circo

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“Bells and Spells” (Campanelli e Incantesimi) è uno spettacolo per tutti, una pozione magica di danza, mimo, trasformismo e illusionismo. Aurelia Thierrée, la nipote di Charlie Chaplin, la figlia di Victoria Chaplin e di Jean-Baptiste Thierrée, danzatrice e attrice, è la protagoniosta che ci accompagna in un avventuroso viaggio all’interno di un sogno.

Uno spettacolo che andrà in scena al Teatro Ariosto venerdì 3 e sabato 4 maggio, alle ore 20.30, a conclusione della stagione di prosa della Fondazione I Teatri. Lo spettacolo è ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin, che nei due cognomi porta un’eredità d’arte impressionante, dal padre Charlie Chaplin al marito Jean-Baptiste Thierée, con il quale per lungo tempo ha portato in scena “Le cirque invisible”.

Aurélia Thierrée è, qui, una cleptomane abile ad appropriarsi di qualsiasi oggetto: vestiti, gioielli, abat-jour, a danno di chiunque, sino a quando gli oggetti trafugati si animano e la incalzano in un crescendo di sensi di colpa. Lei fugge dalla realtà e d’incanto trova la via d’uscita in un “bosco” di … attaccapanni. Impossibile spiegare a parole ciò che solo gli occhi possono comprendere: basti pensare che questo spettacolo, che ha debuttato la scorsa estate al Festival 2Mondi di Spoleto, ha fatto repliche su repliche a Parigi, dove ha sempre registrato il tutto esaurito.

In scena, leggiadra ed eterea, Aurélia ci apre le porte della sua immaginazione venata di inquietudine e poesia. Con il danzatore Jaime Martinez, l’artista poliedrica si ritrova manipolata e influenzata dagli oggetti che ruba; oggetti appartenenti ad un mondo che è tutto nella sua testa.

Sedili e tavoli scivolano e si muovono autonomamente, muri dai quali magicamente appaiono personaggi surreali, dipinti che prendono vita, oggetti comuni che si trasformano in strambi animali di velluto, un bosco di attaccapanni che si trasformano, sotto gli occhi stupefatti degli spettatori, in un drago cavalcato da una giovane fanciulla.

Lo strano si unisce qui al meraviglioso in una serie di visioni che fanno sorridere e sognare.

In Bells and Spells, logica, ragione, e serietà perdono voce. Aurélia Thierrée e Jaime Martinez ci guidano verso terre di libertà che combinano umorismo surreale e magìa.