Per celebrare l’appello del maxi-processo contro la ‘ndrangheta “Aemilia”, l’ipotesi attualmente allo studio è quella di ristrutturare l’aula bunker nel carcere della Dozza di Bologna: ad annunciarlo è stato il procuratore generale Ignazio De Francisci durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario bolognese.
La proposta di mantenere il processo a Reggio nella stessa aula dove si è celebrato il primo grado del procedimento, infatti, “è stata subito osteggiata con immediatezza e unità d’intenti da ambienti giudiziari e forensi, con motivazioni variegate da me non condivise”, ha spiegato De Francisci.
Da qui l’idea di dirottare il processo nello spazio del carcere bolognese: “La richiesta rivolta al Ministero della giustizia di finanziare le opere è stata accolta con spirito di collaborazione dalla collega Fabbrini, capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, e dal collega Mungo, che in quel dipartimento si occupa dell’edilizia. Li ringrazio entrambi, unitamente al capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini, che ha assicurato la piena collaborazione”.
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Gaudeamus igitur! Finalmente.
Buonasera Direttore, il suo discorso sulla necessità di coltivare studi e spirito umanistico è totalmente condivisibile. Senz'anima, l'uomo può solamente generare mostri. Non andrei però a […]
Tutto giusto, giustissimo, sacrosanto. Oggettivamente, un intervento impeccabile, con il quale si può solo essere d'accordo. Mi permetto un'unico appunto: le tracce del fascismo storico sono […]