Terminata la manifestazione per il No ai chiostri della Ghiara dove si sono incontrati cittadini legati a partiti di diverso orientamento o a nessun partito. I relatori Tommaso Nannicini, senatore del Pd e promotore del Comitato per il No, e l’avvocato Mauro Sentimenti, costituzionalista (membro dell’esecutivo nazionale di Democrazia costituzionale), hanno esposto i motivi del voto. Ha coordinato i lavori della giornata Rina Zardetto.
Sentimenti ha polemizzato con Bersani e con la sua dichiarazione di voto per il Sì condizionato a una promessa di nuova legge elettorale che non attenuerebbe per nulla gli scompensi dell’attuale riforma costituzionale.
Nannicini ha dichiarato che era giusto dare la parola ai cittadini, e che la legge voluta e imposta dai Cinquestelle risponde all’humus dell’antipolitica trasformandola in antiparlamentarismo. In nessun paese ai mondo infatti si svolge un referendum, o si decide una riforma, sul numero dei parlamentari e non sulle loro funzioni. Poi entrambi, sollecitati dalle domande dei presenti, hanno seccamente smentito il contenuto di una dichiarazione di Nilde Iotti che mai si era dichiarata a favore di un taglio dei parlamentari se non come ultima conseguenza della fine del bicameralismo paritario e di una profonda riforma istituzionale e costituzionale.
Ultimi commenti
però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come […]
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per