Da anni ormai attori professionisti di tutto il mondo convergono a Reggio per lo Stage internazionale di commedia dell’arte e per ricevere l’insegnamento di Antonio Fava, maestro – noto a livello internazionale – di commedia italiana. Nata in Italia negli anni Trenta del Cinquecento e sviluppatasi nelle città italiane, prima, e in quelle di tutta Europa poi, la Commedia dell’Arte (o Improvvisa, o Italiana), è ora mondiale, universale, nella diffusione e nei temi: la guerra, l’amore, la ricchezza, la povertà, la sazietà, la fame.
Dopo un mese di attività, lo stage volge ormai al termine. Trentadue artisti internazionali, provenienti da Canada, Usa, Cile, Argentina, Brasile, Hong Kong, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Ungheria, oltre che dall’Italia, si esibiranno giovedì 22 agosto alle 21 al teatro Cavallerizza nella commedia “Rumori di guerra” (ingresso libero).
Il soggetto, elaborato dallo stesso Fava nella forma classica degli scenari della “Commedia improvvisa”, tratta il tema della guerra, delle ostilità, delle armi, degli eroismi e delle vigliaccherie che da sempre danno volto, o maschera, a una delle pratiche più persistenti nella storia umana e sociale.
L’azione, costruita nel ritmo e con la vitalità delle maschere della grande tradizione, si rappresenta suddivisa nei tre atti canonici: in forma breve, per la durata complessiva di un’ora. Gli artisti dello stage, organizzati in tre compagnie, rappresenteranno la stessa commedia, immaginando che siano tre diverse compagnie ad attuarla e che gli spettatori assistano ai tre atti regolari recitati, ciascuno, da una diversa compagnia.
I nomi delle tre compagnie, inventati per l’occasione, hanno sonorità simile a quella delle compagnie storiche: Gli Storditi (atto primo), I Rintronati (atto secondo) e I Frastornati (atto terzo).
Hanno collaborato allo svolgimento e al successo dello stage Marcella Domeniconi per l’acrobatica, Cecilia Di Donato per la gestualità, Alessandro Garuti (assistente) e Dina Buccino per l’organizzazione generale. Lo stage è stato realizzato con il contributo del Comune di Reggio nell’ambito del bando Restate nei quartieri e Cultura della città 2019, con la collaborazione della Fondazione I Teatri di Reggio.
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Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16