36 volte in concerto a San Siro, a Vasco Rossi la Pergamena della Città di Milano

Vasco Rossi Instagram

Lo ha scritto il sindaco di Milano Beppe Sala in una lettera inviata al Corriere della Sera e annunciando che conferirà a Vasco Rossi la Pergamena della Città per i suoi 36 concerti a San Siro.

Ha spiegato il rpimo cittadino: “Trentasei volte a San Siro è un numero davvero impressionante e se moltiplichiamo questo numero per 60-70 mila persone, ci scorrono davanti agli occhi due milioni e mezzo di persone, ragazze, ragazzi e non solo, che raccontano decenni di momenti, drammi, gioie ed emozioni del nostro Paese. Se potessimo un giorno avere un’immagine dal palco per ognuna delle volte che Vasco ha incantato San Siro, avremmo uno spaccato di quasi quarant’anni di storia attraverso le tante generazioni che il rocker ha saputo travolgere con la sua energia e la sua musica. Credo che oggi sia arrivato il momento di restituire qualcosa di simbolico, ma molto significativo per Milano, a Vasco Rossi. Ho quindi deciso di conferirgli la Pergamena della Città per il suo legame stretto con la nostra Milano e per i meriti artistici che lo hanno visto protagonista di oltre cinquant’anni di musica ed emozioni. Un riconoscimento più che meritato”.

E ha aggiunto ancora Beppe Sala: “Ho letto tutta d’un fiato l’intervista a Vasco Rossi di due giorni fa e le sue parole su come è nata una intera colonna sonora fatta di canzoni che hanno segnato i momenti, i viaggi, le giornate di noi tutti mi hanno suscitato ricordi ed emozioni. Da fan di Vasco ho spesso pensato al legame fortissimo tra il rocker più straordinario d’Italia e la nostra Milano. Vasco Rossi è salito per la prima volta sul palco di San Siro nel 1990, esattamente 34 anni fa ovvero 32 giorni dopo il fischio di inizio di Argentina-Camerun, la partita che dette il via ai nostri Mondiali ’90, immagini ed emozioni che tutti portiamo nel cuore. Il Meazza era appena stato adeguato per l’occasione e, con i lavori, veniva aggiunto il terzo anello per aumentare la capienza e adeguare l’impianto per la grande occasione per la quale Milano doveva farsi trovare pronta”.



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