Violenze alla discoteca Rockville di Castellarano, identificati 13 presunti responsabili

carabinieri Reggio Castellarano

I carabinieri di Castellarano e del nucleo operativo di Castelnovo ne’ Monti, al termine delle indagini coordinate dalla procura di Reggio e dalla procura del tribunale per i minorenni di Bologna, hanno segnalato all’autorità giudiziaria 13 giovani – dieci maggiorenni e tre minori, tutti residenti in provincia di Reggio – considerati i responsabili di una serie di reati (tra cui tentate estorsioni, rapine, furti e lesioni personali) commessi nella notte tra il 16 e il 17 ottobre dello scorso anno nei pressi della discoteca Rockville di Castellarano.

Secondo le indagini quella notte, e in particolare tra le 3 e le 4.20, una gang composta da giovanissimi prese di mira due distinti gruppi di giovani reggiani, in gran parte residenti nei comuni del distretto ceramico; fu anche esploso almeno un colpo di pistola, che successivamente fu ricondotto all’uso di un’arma “scacciacani”.

Le immagini dei pestaggi diventarono presto anche di dominio pubblico, perché le violenze furono riprese (almeno in parte) da alcuni dei presenti e poi condivise sui social network. Quattro dei ragazzi aggrediti riportarono lesioni tali da rendere necessario il ricorso ai pronto soccorso degli ospedali di Reggio e di Modena; alle giovani vittime furono sottratti soldi in contanti, una collana d’oro e due telefoni cellulari – uno dei quali poi recuperato e restituito al legittimo proprietario.

Per risalire all’identità dei presunti responsabili delle aggressioni, i carabinieri hanno organizzato una lunga e complessa attività investigativa, che ha spaziato dall’ascolto delle vittime e dei testimoni oculari agli accertamenti in banca dati, dalla predisposizione di fascicoli fotografici e relative individuazioni all’analisi dei video di quella notte e dei profili social dei giovani sospettati.

Ma le indagini non sono finite qui: i militari reggiani, infatti, sono ancora al lavoro per accertare se la banda si possa eventualmente essere resa responsabile anche di ulteriori reati, sia in quella stessa notte (episodi magari non denunciati dalle vittime per timore di ripercussioni) che per quanto riguarda altre serate in altre discoteche del nord Italia.

L’indagine, che al momento è ancora in fase di indagini preliminari, ha già portato però all’emissione di tre misure di prevenzione dell’avviso orale di pubblica sicurezza da parte della questura di Reggio e l’avvio degli iter amministrativi per l’emissione di nove provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane – che, nel caso particolare, riguarderanno l’inibizione all’accesso a pubblici esercizi o a locali di pubblico intrattenimento.