Urbanistica. Catellani (Lega): neppure la Regione riesce a fare chiarezza sulla variante di San Martino in Rio

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“Qual è lo strumento urbanistico attualmente in vigore nel comune di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia? E il piano strutturale comunale associato del 2000 è vigente? Nemmeno i tecnici della Regione sono in grado di rispondere a queste domande, a conferma del fatto che quanto accaduto alla pianificazione urbanistica di San Martino in Rio, negli ultimi anni, necessita di essere acclarato, anche a livello giudiziale”. Questo il commento del consigliere regionale della Lega, Maura Catellani, a margine della risposta ricevuta dall’assessore al Territorio, Barbara Lori, che ha ribaditola competenza del Comune di San Martino in Rio a perfezionare l’iter di approvazione della variante.

Nel mirino dell’atto ispettivo di Catellani due varianti adottate nel 2013 a modificazione del piano regolatore generale approvato nel 2001. “Nello specifico, sulla ‘variante 2’ chiedevamo dettagliate informazioni in quanto “non è stato possibile rintracciare la deliberazione del Consiglio comunale né gli atti di altro organo o ente di approvazione finale dell’atto”, mentre sul sito del Comune la ‘variante 2’ viene data per adottata ma non approvata” spiega Catellani.

Nel corso degli anni, la ‘variante 2’ si è comunque arricchita di numerosi oggetti, sia cartografici sia normativi sia di previsioni edificatorie, incidendo dunque in modo rilevante sulla pianificazione urbanistica del Comune.

Catellani informa di come ora sia in atto “una presunta sospensione dei procedimenti urbanistico/edilizi pendenti presso il Comune, nonché la revisione, stando a quanto segnalato, di pratiche edilizie già concluse”.

Stante la situazione creatasi, Catellani in aggiunta ai quesiti principali, ha chiesto all’esecutivo regionale anche se “nel caso in cui rispondesse al vero che la ‘variante 2/2013’ sia stata soltanto adottata e non approvata, quali conseguenze tale circostanza produca in merito alla sua vigenza ed efficacia nonché se ritenga che la stessa sia decaduta o meno ai sensi di legge” e, a cascata, quali situazioni si produrrebbero sui titoli edilizi che si sono formati in forza di tale atto.