Nella serata di mercoledì 9 febbraio, alle 19.55, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 in Emilia. Secondo i rilevamenti dell’istituto, l’epicentro del sisma è stato individuato a 4 chilometri a est di Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio, con ipocentro a una profondità di 7 km.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.0 ore 19:55 IT del 09-02-2022 a 4 km E Bagnolo in Piano (RE) Prof=7Km #INGV_29882731 https://t.co/pDr8eGFqQt
— INGVterremoti (@INGVterremoti) February 9, 2022
Nella zona più vicina all’epicentro, quella entro un raggio di 10 km, si trovano i comuni reggiani di Bagnolo in Piano, Correggio, San Martino in Rio, Rio Saliceto, Novellara, Campagnola Emilia e Cadelbosco di Sopra, anche se la scossa – piuttosto breve ma intensa – è stata avvertita distintamente dalla popolazione in diverse parti dell’Emilia, in particolare nelle province di Parma, Reggio, Modena e nel territorio della città metropolitana di Bologna, fino alle aree di confine con Lombardia e Veneto.
Poco più di un’ora dopo, alle 21, una seconda scossa (più forte) ha fatto di nuovo tremare l’Emilia: in questo caso l’Ingv ha registrato una magnitudo pari a 4.3, con l’epicentro del sisma individuato a 3 chilometri a nord-ovest di Correggio, in provincia di Reggio, con ipocentro a una profondità di 6 km.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.3 ore 21:00 IT del 09-02-2022 a 3 km NW Correggio (RE) Prof=6Km #INGV_29883271 https://t.co/xg0PFsfq2T
— INGVterremoti (@INGVterremoti) February 9, 2022
Nell’ora successiva si sono susseguite altre tre scosse di assestamento, tutte con epicentro tra Bagnolo in Piano e Correggio: alle 21.06 è stata registrata una terza scossa di magnitudo 2.2, alle 21.14 una quarta scossa di magnitudo 2.6 e alle 21.37 una quinta scossa di magnitudo 2.7
Al momento, secondo le verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento nazionale di Protezione civile, non sono stati segnalati particolari danni a cose o persone, anche se in diverse zone la gente è scesa in strada per timore di nuove scosse; a Modena, invece, una parte del pubblico che stava assistendo alla “Messa da Requiem” (un concerto in ricordo di Mirella Freni) al teatro comunale Pavarotti-Freni ha abbandonato la sala ed è uscita dal teatro per paura.
“Sono giunte alla sala operativa soltanto richieste di informazioni”, hanno precisato i vigili del fuoco, che finora non sono dovuti intervenire per eventuali emergenze. La Protezione civile è al lavoro per le verifiche, insieme ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine.
Immediatamente dopo le scosse a Bologna è stato attivato il Centro operativo regionale (Cor) della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, e contemporaneamente sono stati attivati anche quelli provinciali di Modena (a Marzaglia, dove sono presenti anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la direttrice della Protezione civile regionale Rita Nicolini) e di Reggio. Gli assessori regionali Irene Priolo e Alessio Mammi, invece, sono rispettivamente presso i centri operativi di Bologna e di Reggio.
A Reggio, in particolare, è stata attivata l’unità operativa di Protezione civile, che sta monitorando e valutando la situazione e sta effettuando i primi sopralluoghi nei principali edifici pubblici della città. Per effettuare segnalazioni relative agli eventi sismici è possibile contattare il numero emergenze della Polizia municipale di Reggio: tel. 0522-4000.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media