Le parole preoccupate di Enrico Berlinguer e il cordoglio dell’allora presidente del Parlamento Europeo Simone Veil. Il sostegno di Nilde Iotti e le poche righe scritte a mano da cittadini comuni che si stringono attorno ai famigliari delle vittime.
Dagli archivi del Comune di Bologna esce la reazione via posta, ante social, che scattò subito dopo la strage alla stazione del 2 agosto 1980, l’attentato di stampo neofascista che provocò 85 morti e 200 feriti. Migliaia di missive, biglietti e telegrammi da parte di rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini che – come scrive La Repubblica – vennero indirizzati al sindaco di Bologna Renato Zangheri nei giorni successivi alla strage. Parole inedite ed emozionanti che sono state raccolte dalla storica Cinzia Venturoli e che diventeranno presto uno spettacolo teatrale in occasione della prossima commemorazione. Un progetto nato anche grazie all’impegno dell’assemblea legislativa regionale e all’associazione dei famigliari delle vittime.
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I templari c'erano eccome , ho trovato una moneta a Pomponesco E a Pomponesco c'era una zecca
che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]