Il consiglio comunale di Reggio, nella seduta di lunedì 24 marzo, ha respinto l’ammissibilità di un ordine del giorno urgente (ex art. 21) relativo all’apertura del cosiddetto “sportello antirazzista”. La votazione ha visto sette voti favorevoli (Coalizione civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, lista Tarquini sindaco, Lega) e 21 contrari (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, lista Massari sindaco, Europa Verde – Possibile).
Il documento, dal titolo “Apertura sportello antirazzista: implicazioni per la sicurezza pubblica, giustificazione dei costi e trasparenza verso i cittadini”, era stato presentato dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e mirava a impegnare il sindaco Massari e la giunta su diversi punti: in primis, a rendere pubblici con urgenza i dati che hanno portato all’apertura dello sportello antirazzista e all’istituzione dell’osservatorio per raccogliere le segnalazioni discriminatorie, “fornendo un quadro chiaro e dettagliato della situazione discriminatoria a Reggio e delle sue implicazioni per la sicurezza pubblica”.
Si chiedeva inoltre di chiarire i costi sostenuti per la creazione dello sportello e dell’osservatorio, “motivandoli con dati concreti e spiegando come queste risorse contribuiranno in modo tangibile a migliorare la sicurezza e la coesione sociale nella nostra città”, e di relazionare il consiglio comunale sulle azioni messe in campo “per garantire il massimo supporto alle vittime di queste condotte e le misure adottate per prevenire episodi di discriminazione che potrebbero compromettere la sicurezza e la serenità collettiva”.
L’ordine del giorno, infine, chiedeva a sindaco e giunta comunale di rafforzare la collaborazione con le forze dell’ordine (“per monitorare la situazione sul territorio, prevenire episodi di discriminazione e garantire una presenza costante a tutela dei cittadini”) e di promuovere un dialogo aperto con la cittadinanza “affinché su un tema così delicato si crei un confronto trasparente e costruttivo, indispensabile per ricostruire fiducia e serenità nella comunità”.
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