Silk Faw, Coalizione Civica Reggio: anche la stampa cinese è dubbiosa

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Scrivono in una nota i consiglieri comunale di Coalizione Civica a Reggio Emilia, Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli: “Abbiamo appreso dalla stampa che la “lunga telefonata” fra Regione, Comune e Silk Faw ha portato solo a rimandare le spiegazioni al Luglio 25 luglio, data entro la quale i vertici dell’azienda “chiariranno ufficialmente che cosa intendono fare”. Sindaco Luca Vecchi e e Vicesindaco Alex Pratissoli hanno chiesto per Silk Faw non solo di trasformare migliaia di metri quadri di terreno vergine a Gavassa per costruire lo stabilimento ma anche abbonare oltre 4 milioni di oneri di urbanizzazione all’azienda. Il consiglio comunale tutto, tranne Coalizione Civica, ha votato a favore dell’operazione.

Spiegano De Lucia e Aguzzoli: “Noi non abbiamo partecipato al voto perché non abbiamo avuto certezza del piano industriale e non siamo soli, anche la Regione (che ha dato un finanziamento da oltre 4 milioni di euro all’azienda), diversa stampa nazionale e europea ma anche la stampa cinese.”

Vi facciamo notare che, dopo che le nostre prime indagini avevano rivelato un silenzio quasi assoluto sui media cinesi rispetto all’operazione Silk-Faw, abbiamo continuato a monitorare sulla rete i siti cinesi, abbiamo un prezioso supporter di Coalizione Civica madrelingue cinese, ed abbiamo finalmente trovato che anche lì si è finalmente iniziato a parlare della joint venture sino-americana.

Abbiamo però notato che anche sul fronte cinese ci sono le stesse perplessità che anche qui molti hanno rilevato, dopo gli entusiasmi iniziali.

Dunque, dopo un anno di silenzio quasi assoluto, sul media pubblico cinese Net Ease è comparso il 19 maggio 2022 un articolo a firma Seek Auto, famoso marchio locale che cura reportage nel settore automotive che ricostruisce con grande precisione la storia Silk Faw vista all’orientale. Anche loro si domandano: Come mai questo ritardo dei lavori e come mai i dirigenti se ne vanno? Cosa vuol fare Jonathan Krane visto che, stando agli accordi tra le parti, è Silk che doveva mettere i soldi mentre Faw forniva solo il marchio per 10 anni?
Interessanti le considerazioni estremamente pragmatiche, in stile Confuciano, dei cinesi che sostengono: “Per costruire un auto, bisogna prima costruire un edificio”.
“Per costruire un edificio bisogna prima procurarsi il denaro”.

E siamo sempre lì, dove sono i soldi e cioè quel miliardo di euro di investimenti che avrebbero dovuto atterrare sulla nostra città forse portati dalla slitta di Babbo Natale?

Domanda che forse anche i nostri amministratori avrebbero dovuto farsi fin dall’inizio.
Per queste e altre domande, se vi abbiamo acceso almeno un po’ di curiosità vi lasciamo integralmente l’articolo consultabile (ovviamente tradotto). Per le risposte, citando l’articolo, “nemmeno FAW Group e Hongqi sono in grado di dare una risposta”.