Scuola, incontro Regione-sindacati sulla riapertura: test sierologici, spazi adeguati e bus gratuiti per under 14

mascherina a scuola

Venerdì 21 agosto a Bologna il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme all’assessora regionale alla scuola Paola Salomoni e al sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, ha incontrato i rappresentanti dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, che negli ultimi giorni avevano manifestato più volte la propria preoccupazione su tre questioni riguardanti la ripartenza della scuola, prevista per il 14 settembre: il numero insufficiente degli insegnanti e del personale Ata assegnato dal Ministero e dall’Ufficio scolastico regionale all’Emilia-Romagna, il nodo del trasporto pubblico (legato anche agli ingressi differenziati negli istituti per garantire il giusto distanziamento sociale) e gli spazi adeguati negli istituti scolastici per poter svolgere le lezioni in sicurezza.

Sul tavolo, in primo luogo, la questione sanitaria, con il piano che la Regione sta ultimando in queste ore per permettere a tutti i lavoratori della scuola di poter effettuare il test sierologico prima della riapertura dell’anno scolastico. E poi l’istituzione di un tavolo di confronto tra Regione e sindacati (già convocato per la prossima settimana) per affrontare nel dettaglio tutti i temi collegati al rientro in classe in sicurezza: dall’infanzia alla disabilità, dalla sanità ai trasporti, fino a un piano per l’edilizia scolastica.

“Dobbiamo lavorare tutti insieme perché i nostri ragazzi possano tornare a studiare con la serenità necessaria, ritrovando una socialità fondamentale per la loro formazione”, ha sottolineato il presidente Bonaccini: “Per questo abbiamo bisogno innanzitutto di un numero di docenti adeguato e chiederemo con forza in Conferenza Stato-Regioni di adeguarlo alle necessità dell’Emilia-Romagna”.

“Da parte nostra – ha aggiunto Bonaccini – stiamo lavorando senza sosta per garantire gli spazi necessari che, stando all’ultimo monitoraggio fatto, non presentano particolari criticità. Grazie ai fondi Bei, negli scorsi anni, abbiamo fatto tanto e bene insieme a Comuni e Province, programmando e spendendo le risorse in modo efficace. Ora dobbiamo non solo accelerare sui cantieri che erano stati fermati dal lockdown, ma anche stendere un piano più ampio per i prossimi anni perché il patrimonio edilizio scolastico sia reso ancor più moderno, efficiente e sicuro”.

Per questo motivo la Regione ha chiesto al governo che nella ripartizione dei 209 miliardi di euro previsti dal Recovery Fund venga inserito un capitolo corposo proprio per l’edilizia scolastica: “Anche dagli spazi e dalle tecnologie per l’apprendimento passa la buona didattica”, ha spiegato Bonaccini.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, invece, da settembre i ragazzi e le ragazze con meno di 14 anni di età potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi, mentre nel 2021 la misura sarà estesa e finanziata in modo permanente dalla Regione per tutti gli under 19.

Uno sforzo e un impegno, ha ricordato il governatore regionale, “che abbiamo voluto per rendere il trasporto collettivo sempre più competitivo rispetto a quello privato: una misura di civiltà che fa bene all’ambiente e all’aria che respiriamo. Inoltre, in base al riparto del fondo nazionale da 400 milioni di euro in approvazione, con la quota di 25-28 milioni destinati alla nostra regione potremo incrementare il numero di bus e treni a disposizione degli studenti per garantire una ripartenza sicura delle lezioni in presenza”.

Da parte dei sindacati è arrivato l’apprezzamento per la convocazione del tavolo di confronto e dell’assunzione di responsabilità da parte della Regione sulla richiesta di incremento dell’organico, oltre alle risposte relative al trasporto pubblico e all’edilizia scolastica, anche se tutti questi temi andranno approfonditi ulteriormente negli incontri successivi: “Metteremo tutta la nostra energia perché vogliamo il bene di questa scuola e perché vogliamo confermare un modello di scuola di qualità che non può andare perso. Tifiamo perché la scuola riparta, ma in sicurezza e in presenza”, hanno concluso Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.