Corecom: tv digitale, presto tutto risolto

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Entro il mese di giugno saranno risolte le problematiche di ricezione televisiva legate alla transizione verso il nuovo digitale terrestre. Lo ha annunciato il presidente del Corecom Stefano Cuppi che, in commissione Parità, ha illustrato l’attività svolta nel 2021 dall’organismo di controllo delle comunicazioni sul territorio regionale.

“Il processo di liberazione della banda 700 con la transizione alle nuove tecnologie, che si è concretizzato nel primo quadrimestre 2022, è stato un tema centrale -ha ricordato Cuppi-. Per limitare i disagi il Corecom, nel 2021, ha avviato un gruppo di lavoro con Lepida, con gli antennisti, con gli operatori di rete, coi comuni montani che non sarebbero stati raggiunti dal segnale. Ancora ci sono problematiche da risolvere, come ad esempio la mancanza di ricezione del tg regionale in gran parte del territorio, che ha comportato, fra l’altro, la perdita di oltre il 20% di ascolti. Il mio auspicio è che entro giugno il disguido tecnico venga risolto. Altri problemi, ma di carattere economico, sono stati rilevati con la copertura del segnale di alcune tv locali: in questo caso è stato predisposto un gruppo di lavoro su sollecitazione della giunta e si stanno intravedendo soluzioni in forma di incentivi”.

Il vice presidente Alfonso Umberto Calabrese, ha ricordato che il Corecom è il punto di riferimento in caso di controversie tra cittadini e imprese e operatori delle telecomunicazioni: “Le segnalazioni possono essere effettuate tramite la piattaforma Concliaweb di Agcom a cui si accede con Spid o carta di identità elettronica. Nel 2021 ai cittadini dell’Emilia-Romagna sono stati riconosciuti circa 2 milioni di euro, a fronte di 8.530 procedimenti di conciliazione conclusi. Nello stesso anno sono state 819 le risoluzioni di controversie e 422 le procedure per accordi. Sono stati inoltre 123 i provvedimenti verso gli operatori telefonici”. Calabrese, inoltre, ha anticipato che “verranno aperti ulteriori sportelli Corecom sui territori, soprattutto nelle aree più periferiche, la cui attivazione è rallentata negli ultimi due anni a causa della pandemia”.

Maria Giovanna Addario, componente del Corecom, ha sottolineato: “Il periodo della pandemia è stato foriero di materiale da analizzare che è diventato oggetto di programmi futuri. Negli ultimi due anni i mezzi tecnologici hanno avuto una crescita di utilizzo esponenziale per lo scambio di comunicazioni. Oltre agli aspetti positivi, questo ha altresì evidenziato l’esigenza di far comprendere, soprattutto ai più giovani, come lo strumento possa essere portatore di problematiche come il cyberbullismo o l’emarginazione. Tutto ciò è diventato oggetto di progetti finalizzati alla tutela di chi usa la rete, con il coinvolgimento di tanti giovani”.