Sardegna al centrodestra: Lega 12%, Pd primo partito, crollo 5s, male Fi

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“Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia, è stato premiato il progetto di governo che abbiamo presentato. Non ho mai visto un testa a testa, che non rispondeva al vero, 14 punti di vantaggio rappresentano un dato incontrovertibile”. Sono le prime parole del governatore in pectore della Sardegna, Christian Solinas, del centrodestra. “Il risultato dà la vittoria al centrodestra. Ho provato a chiamare Christian Solinas e gli ho già mandato un messaggio per augurargli buon lavoro”. Così Massimo Zedda in conferenza stampa commenta la sua sconfitta alle elezioni regionali in Sardegna. “Ci davano per inesistenti, invece ci siamo, eccome. Abbiamo battuto il Movimento 5 stelle, la prossima volta batteremo il centrodestra”, ha concluso l’esponente del centrosinistra.

I dati. Quando sono state scrutinate 1.301 sezioni su 1840 per quanto riguarda le liste e le coalizioni che si sono presentate per le elezioni regionali in Sardegna, il centrodestra è avanti con il 51,83%, mentre il centrosinistra è al 30,60%.
Il Movimento Cinquestelle si ferma, per ora, al 9,54%, il Partito dei Sardi è al 3,47%, Autodeterminazione all’1,97%, Sardi Liberi al 1,96% e Sinistra Sarda allo 0,62%.
Riguardo i singoli partiti il Partito democratico è sempre il primo partito con il 13,39%, seguito dalla Lega al 11,40%.

Il Partito Sardo d’Azione si attesta al 10,10%, mentre Forza Italia è fermo al 7,77%. Fdi è al 4,64%, Sardegna 20Venti 4,11% e Leu al 4,08%.

Di Maio: per il governo non cambia nulla. “Per il governo non cambia nulla”. Così il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato fuori da Palazzo Chigi il voto in Sardegna, quando ancora c’erano solo i primissimi dati. “Noi siamo positivi – ha aggiunto – perché per la prima volta in Sardegna entriamo con consiglieri regionali”. Ed ha proseguito: “E’ inutile che si confronti il dato delle amministrative con le politiche: noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto risultati diversi da quello nazionale ed anche il questo caso la Sardegna non fa eccezione”. Poi ha sottolineato: “Certo, eravamo 60 candidati contro 1.350 con decine di liste civiche ed una scheda elettorale che era un lenzuolo. Se si guarda agli altri partiti il M5s è in linea con tutte le altre forze politiche. Il tema, quindi, sono le ammucchiate delle liste civiche”.