Reggio. Via confronto per i nuovi organismi di partecipazione dei quartieri

municipio Comune Reggio Emilia

Fino al 15 ottobre si possono inviare online commenti ed emendamenti al Regolamento degli organismi territoriali decentrati. In autunno assemblee e workshop di approfondimento in cui presentare altre proposte di modifica

Prosegue ed entra nel vivo il confronto con la città sui futuri organismi di partecipazione territoriale che il Comune di Reggio Emilia intende attivare per “sopperire” all’abolizione delle Circoscrizioni voluta dal governo nel 2010 e ripristinare quindi più efficaci e puntuali forme di dialogo con i quartieri.

A questo scopo l’Amministrazione ha elaborato una prima stesura del testo base del futuro Regolamento che andrà a disciplinare i rapporti tra il Comune e i diversi organismi di rappresentanza territoriale (Comitati di quartiere, Consigli d’ambito e Consulta cittadina dei quartieri) e che è stato già illustrato lo scorso 20 luglio alla Commissione consiliare ‘Statuto, regolamenti, istituti di partecipazione popolare’ dall’assessore comunale alla Partecipazione Lanfranco De Franco.

Da oggi e fino al 15 ottobre, il testo base – pubblicato sul sito del Comune – sarà aperto alla raccolta di proposte, integrazioni, modifiche da parte di tutti i cittadini interessati (o i rappresentati di interessi) che potranno così collaborare alla stesura definitiva del documento e del successivo Regolamento. È possibile intervenire con due tipologie di azioni: inviando un commento, ovvero un testo libero che esprime un parere, anche critico, argomentato, oppure un emendamento, cioè un testo che riscrive, del tutto o in parte, quello proposto.

Per partecipare è necessario essere in possesso di Spid o Cie (carta d’identità elettronica) e collegarsi alla pagina www.comune.re.it/cittacollaborativa.

“Nei mesi che abbiamo davanti – dice l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco – vogliamo favorire il più ampio confronto possibile con la città su questi nuovi organismi di partecipazione territoriale. Da subito abbiamo voluto impostare questo percorso non come una proposta a scatola chiusa della Giunta, ma come un ragionamento plurale e aperto nell’idea che siano le persone che animeranno questi strumenti a doversi esprimere sul loro funzionamento. Saranno promosse una serie di opportunità miste tra modalità di interazione online e incontri di approfondimento e confronto dal vivo. A partire da oggi e nelle prossime settimane, tramite il sito del Comune, sarà possibile leggere i vari punti salienti della proposta, commentarli ed eventualmente proporre emendamenti che saranno tutti riportati alla Commissione consiliare, che avrà il compito di redigere un testo finale da proporre al Consiglio comunale. Vista la serietà del percorso, abbiamo ritenuto necessaria l’autenticazione tramite Spid, ma chi non ne è già provvisto potrà ottenerlo nei luoghi dedicati. Per tutti comunque avremo anche momenti più tradizionali dal vivo, sia di approfondimento sulla proposta depositata che per discutere il tema con ospiti esterni qualificati, a partire da settembre”.

L’obiettivo è di arrivare in autunno ad una stesura definitiva del testo da sottoporre al Consiglio comunale in tempi utili per avere i nuovi organismi territoriali attivi nel 2022.

I nuovi organismi di partecipazione sono stati pensati sulla base del concetto di “rappresentanza degli interessi dei territori” e per questo è stato ideato un sistema che preveda che ognuno dei 55 quartieri della città abbia almeno un proprio rappresentante nei Consigli d’Ambito. La funzione principale di questi organismi sarà contribuire alla definizione dei principali programmi dell’Amministrazione comunale, orientandoli in modo coerente verso le esigenze dei territori. In questo senso i Consigli d’Ambito saranno organismi integrati coerentemente con gli obiettivi e le attività dei processi collaborativi che si svolgono nei quartieri grazie al progetto Quartiere, bene comune: ai consigli d’Ambito spetterà il compito di contribuire alla programmazione delle politiche e degli interventi, in modo coerente con i bisogni dei territori; ai progetti collaborativi il compito di realizzare quelli a contenuto sperimentale e che vedono la comunità protagonista concreta e attiva della loro realizzazione.

ALTRE OPZIONI – Per consentire una partecipazione più informata e competente possibile tra settembre e ottobre saranno organizzate assemblee di quartiere e workshop tematici di approfondimento sui temi della democrazia partecipativa che saranno organizzati tra settembre e ottobre 2021.

I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO – Gli Organismi di partecipazione su base territoriale si strutturano su tre livelli: Comitato di quartiere (Cdq); Consiglio d’ambito (Cda); Consulta cittadina dei quartieri (Ccq).

L’istituzione di organismi di partecipazione su base territoriale prevede 9 Consigli d’Ambito, gli stessi adottati dal protocollo collaborativo di ‘Quartiere, bene comune’, che raggruppano i 55 quartieri cittadini, individuati anche dal Piano strutturale comunale.

L’individuazione di queste unità territoriali permette che ognuno dei 55 quartieri esprima una rappresentanza all’interno del Consiglio d’Ambito per: promuovere la comprensione e l’analisi dei bisogni della città, declinati a partire da ogni singolo quartiere; promuovere il coinvolgimento degli abitanti singoli e associati; attivare la discussione e il dialogo argomentato sui problemi e i temi dei quartieri nel rapporto con l’Amministrazione comunale; tenere monitorati i progetti, i programmi e gli obiettivi del Comune, in rapporto ai bisogni espressi dai quartieri.

Il Comitato di quartiere riunisce i residenti che desiderano candidarsi al Consiglio d’ambito. I cittadini sono eletti quindi sulla base di candidature volontarie, contraddistinte dall’esercizio spontaneo della rappresentanza degli interessi e delle esigenze del loro territorio e non sulla base di un’appartenenza politica o di altra natura. Per candidarsi al Consiglio d’ambito (elettorato passivo) occorre, indipendentemente dalla nazionalità, aver compiuto i 16 anni ed essere iscritti nell’Anagrafe del Comune di Reggio Emilia. Possono essere eletti in un determinato Ambito anche coloro che, pur non abitandovi, svolgono in quell’Ambito le principali attività lavorative o di studio. Per eleggere i consiglieri e le consigliere d’Ambito sono previste elezioni a suffragio universale sulla base di una lista unica per ognuno dei 55 quartieri, con doppia preferenza di genere. Il numero dei componenti elettivi di ciascun Consiglio d’ambito varia in proporzione alla popolazione. Possono partecipare alle elezioni di ogni Consiglio d’ambito (elettorato attivo), che potranno svolgersi in una o più giornate e anche online, coloro che, indipendentemente dalla nazionalità, hanno compiuto 16 anni e risiedono nell’Ambito.

Il Consiglio d’ambito

L’impegno di consigliere/a e/o di presidente è svolto a titolo gratuito. Il/la presidente viene nominato/a dagli eletti nell’Ambito di riferimento ed ha funzioni di rappresentanza, coordinamento delle riunioni e delle attività svolte dal Consiglio d’Ambito; interloquisce con tutti i soggetti dell’Ambito: cittadini, abitanti, associazioni e con i Servizi e gli Organi politici dell’Ente.

Oltre agli eletti partecipano con diritto di parola ai lavori del Consiglio d’ambito: un/una rappresentante dei sottoscrittori degli Accordi di cittadinanza stipulati dai Laboratori di cittadinanza; un/una rappresentante dei centri sociali; un/una rappresentante dei Gruppi di controllo di comunità; un/una rappresentante delle Associazioni di via dei commercianti ove presenti; uno/a o più rappresentanti scelti con sorteggio e a rotazione tra i soggetti del Terzo settore con sede nell’ambito e che ne abbiano fatto richiesta iscrivendosi al registro delle associazioni.

Il Consiglio d’ambito esamina le istanze periodiche espresse dai quartieri e ne individua le priorità, segnala i disservizi e formula le proposte di intervento da sottoporre all’Amministrazione comunale. Promuove le relazioni con i Laboratori di cittadinanza. Rappresenta il punto principale di interlocuzione con gli organi elettivi o collegiali del Comune, con i Servizi del Comune, dialogando periodicamente in particolare con le strutture decentrate (scuole, Polizia locale, biblioteca, case protette, poli socio‐assistenziali… ) e con i Servizi dedicati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dello spazio pubblico, dei lavori pubblici, del verde, della viabilità e del patrimonio immobiliare. Promuove assemblee o incontri pubblici, partecipa attraverso il/la presidente, su richiesta, a sedute di Commissione o di Consiglio comunale.

Il Consiglio d’Ambito può sottoporre interrogazioni e petizioni al Consiglio comunale, al sindaco o alla Giunta inerenti alle problematiche dell’Ambito; convocare momenti di ascolto, dialogo e informazione in ogni quartiere dell’Ambito con i servizi del Comune e i componenti della Giunta comunale.

Per esercitare le proprie funzioni, il Consiglio d’ambito predispone un report periodico sullo stato dei bisogni del territorio nei tempi utili alla formazione del bilancio di previsione; concorre alla definizione dei programmi nei diversi ambiti delle politiche dell’ente (socio‐educativo, culturale, sportivo, del benessere e della socializzazione, così come per la dotazione infrastrutturale dei quartieri, della connettività, della qualità e rigenerazione urbana, per la mobilità sostenibile, l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, informa la popolazione sulle sue azioni e decisioni; collabora con i Gruppi di controllo di comunità anche attraverso appositi incontri con la Polizia locale; con i servizi decentrati, con le scuole, con le espressioni civiche informali, con il mondo del volontariato.

I Consigli d’ambito potranno incontrare periodicamente in una conferenza dei servizi i funzionari e/o i dirigenti che operano sia a livello centrale sia nei territori a livello di servizi decentrati; esercitare una funzione propositiva e consultiva, attraverso l’espressione di pareri obbligatori richiesti e valutati dal Comune sulla programmazione strategica (ad esempio Bilancio o Piano urbanistico generale).

Gli organi del Consiglio d’ambito rimangono in carica per un periodo coincidente con il mandato elettorale.

La Consulta cittadina dei quartieri (Ccq)

E’ presieduta dal sindaco, si riunisce almeno una volta all’anno per assistere alla presentazione del Bilancio preventivo e per analizzare i report sull’andamento delle problematiche d’ambito deliberati dai rispettivi Consigli d’ambito.
E’ composta dai 9 Consigli d’ambito e dai rappresentanti dei soggetti del Terzo settore di livello comunale o sovracomunale iscritti nel registro delle associazioni con sede a Reggio Emilia, che abbiano sottoscritto la dichiarazione di impegno a farne parte.

INFO – La modalità di partecipazione on line prevede il possesso di SPID, il sistema di identità digitale. Tutte le informazioni per ottenerla sono consultabili all’indirizzo www.comune.re.it/spid. Per assistenza alla compilazione si può contattare l’Urp ComuneInforma e concordare un appuntamento: comune.informa@comune.re.it e tel. 0522 456660 – lunedì dalle 9.30 alle 13.00 – da martedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.