Reggio. Sistemate le panchine ai Giardini pubblici e Parco Cervi

panchine

Accompagnano da sempre passeggiate e chiacchierate, ospitano giochi di carte e convegni amorosi, offrono un punto di appoggio per un panino o per l’allegria dei bambini. Devono essere in buone condizioni, per la comodità dei passanti e per il decoro dei luoghi pubblici, siano parchi, piazze o strade pedonali. Diverse panchine dei parchi del centro storico di Reggio Emilia non erano più al meglio, o non del tutto.

Le intemperie e il sole dell’estate, l’uso assai frequente, qualche danneggiamento volontario avevano messo in affanno queste silenziose, confidenziali presenze al parco del Polo e al parco Cervi. D’altra parte, come la tradizione e il gusto comandano, sono fatte di assi di legno imbullonate su telai in metallo di gusto ‘floreale’ (ricordano di solito rami di piante), il tutto rigorosamente verniciato di verde oppure, nei casi più contemporanei, sono sedute in legno poggianti su blocchi di pietre ingabbiate. Legno e vernice, è noto, non sono eterni.

Come preannunciato, dunque, l’Amministrazione comunale ha proceduto alla loro riqualificazione, con la sostituzione e la riverniciatura delle parti compromesse.

Al parco Cervi, il lavoro è già ultimato.

Al parco del Popolo è in corso l’opera, che prevede altresì la sostituzione dei cestini per rifiuti ammalorati con quelli nuovi, dello stesso modello ‘Vienna’. In tutto, 102 panchine in restauro e 40 cestini da posare.

Questa, al pardo del Popolo, è la prima parte del progetto di riqualificazione dei Giardini, che il prossimo anno si concentrerà sui percorsi pedonali (con sistemazione a ghiaia), sulle nuove alberature che verranno messe a dimora e sulle aiuole – l’investimento previsto è di oltre 200.000 euro – dell’area verde ottocentesca, cresciuta dove sorgeva l’antica Cittadella e dove nacque Ludovico Ariosto.

Non solo. Nell’ambito della cura del centro storico, prossimamente sarà avviata la sostituzione dei cestini per la raccolta dei rifiuti ‘del momento’, con modelli omogenei e consoni alla qualità dei luoghi. Il decoro degli spazi pubblici, quelli cioè che appartengono a tutti, passa infatti per questi interventi sistematici, oltre che per la buona educazione dei cittadini: un bel cestino dovrebbe essere più invitante anche per deporre un fazzoletto di carta, lasciando la strada o il prato alla decenza e ad una bella vista.