“Il Sogno” rappresenta il concretizzarsi di un presidio fondamentale quale è la scuola, che in questo caso non è solo un luogo di apprendimento della lingua italiana per i giovani richiedenti asilo, ma è una scuola di integrazione che è e si sente parte della comunità.
Così l’assessore comunale alla Città internazionale, Serena Foracchia, si è rivolta ai tanti che hanno partecipato all'”open day” organizzato dalla cooperativa sociale Dimora d’Abramo in via F.lli Rosselli per far conoscere lo spazio in cui, da un anno, è attiva la scuola di lingua italiana che già è frequentata da 300 giovani seguiti dalla cooperativa.
Ma “Il sogno” – come hanno detto l’assessore Foracchia, il presidente della Dimora d’Abramo, Luigi Codeluppi, e la coordinatrice della scuola di italiano, Monica Salsi – è molto più di una scuola, perché qui si intrecciano attività che rappresentano una continua occasione per incontrare il quartiere e per “ragionare insieme – ha sottolineato l’assessore – su come far crescere questo quadrante e la nostra città.
Emblematiche, al proposito, le iniziative che si sviluppano a “Il Sogno”, dove sono attivi un ambulatorio infermieristico di quartiere, una sala civica che può accoglie iniziative promosse da diverse associazioni e dai residenti (assemblee di quartiere, riunioni condominiali, corsi, incontri e attività di giovani e famiglie…), una piccola biblioteca, la sede dell’Associazione “Passaparola” e i suoi corsi di lingua italiana aperti a tutti, per arrivare, come si è detto, alla scuola di italiano e al servizio etnopsicologico per richiedenti asilo gestiti dalla Dimora d’Abramo.
“L’apprendimento della lingua – hanno detto Codeluppi e Monica Salsi – è la prima condizione per stabilire una relazione che apre la strada all’integrazione, e il percorso fatto ci incoraggia”.
Lo spazio “Il Sogno” è nato dalla collaborazione tra Comune e Dimora d’Abramo all’interno della consolidata rete “Diritto di Parola” e, grazie all’offerta di servizi accessibili a tutti i cittadini – ha detto Codeluppi – rappresenta un importante punto d’incontro tra storie, situazioni e culture diverse che, seppur temporaneamente, sono chiamate a convivere e ad integrarsi”.
La preoccupazione per quanto sta accadendo proprio in tema di accoglienza – ha aggiunto l’assessore Foracchia – non deve fermare le iniziative e la solidarietà: “da qui, anzi, parte una dichiarazione chiara e netta, e cioè che l’accoglienza fa crescere tutti”.
Poco meno di 200 persone hanno partecipato all'”open day” a “Il Sogno” (e tra questi anche alcuni abitanti del quartiere che negli stessi locali frequentarono la scuola elementare molti anni fa), che si è concluso con il “concerto sospeso” curato dall’Associazione culturale Pocket.
Ultimi commenti
Buttare via soldi pubblici per questo complesso musicale che non sapeva cantare ne' suonare mi sembra l'ennesima figuraccia della giunta vecchi ormai a fine mandato
La gente è triste..poca consapevolezza..di se stessi..i giovani sembrano dei vecchi scemi.. incredibile, questo è sicuramente un momento duro, ma con la rabbia,la tristezza..non si
Non scordare le fontanine e i tubi fuori villa..io intanto aspetto un attacco corrente..ma non mi hanno dato il codice POD. Comunque, un termoisolante e