Reggio, “China town” in zona stazione: raccoglievano denaro sfruttando la prostituzione

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Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha individuato 5 soggetti di etnia cinese residenti a Reggio Emilia che raccoglievano denaro proveniente da attività illecite legate anche allo sfruttamento della prostituzione. Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, sono durate alcuni mesi ed hanno avuto inizio a seguito di alcuni controlli effettuati nei confronti di un esercizio commerciale ubicato a Reggio Emilia – zona stazione -, gestito da soggetti cinesi e formalmente dedito alla spedizione di pacchi.

In realtà le investigazioni hanno permesso di individuare quel sito come il punto di riferimento per una fitta rete di soggetti di nazionalità cinese, operanti sul territorio della provincia emiliana ed in numerose altre Regioni d’Italia, i quali erano dediti alla raccolta abusiva di somme di denaro, proveniente da attività delittuose commesse da altri
connazionali.

Le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia ed eseguite dalle Fiamme gialle, hanno interessato il negozio dedito alla “raccolta di denaro”, nonché gli altri locali commerciali e le abitazioni private nella disponibilità dei soggetti indagati ed hanno consentito, tra l’altro, di individuare in Casalgrande (RE) un appartamento in cui ragazze cinesi si prostituivano. Le ragazze cinesi presenti durante la perquisizione non sono risultate in regola con il permesso di soggiorno e sono state pertanto destinatarie di provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Reggio Emilia.

L’appartamento in questione, di proprietà di un soggetto di Scandiano (RE), ed il denaro contante rinvenuto al suo interno, occultato nei cuscini e pari a circa 1.500 euro, sono stati sottoposti a sequestro.

Complessivamente le indagini della Guardia di Finanza di Reggio Emilia hanno portato alla denuncia di 8 soggetti di nazionalità cinese per abusivo esercizio dell’attività finanziaria, riciclaggio, sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina.