Gianluca Cantergiani, ex capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Reggio ed ex segretario cittadino del partito, è entrato a far parte dello staff del sindaco Marco Massari come funzionario per i servizi di comunicazione (area dei funzionari e dell’elevata qualificazione), con un incarico part-time di 18 ore settimanali da 26.691 euro lordi annui, per un totale di oltre 106.000 euro da qui al 20 giugno 2029, data di scadenza dell’incarico.
Secondo quanto si legge negli atti del Comune, Cantergiani dovrà supportare le attività del sindaco e dei componenti della giunta comunale per lo svolgimento di varie attività: supportare il gabinetto del sindaco nelle relazioni istituzionali e nei rapporti con i cittadini; coadiuvare il sindaco e gli assessori nei rapporti con gli stakeholder del territorio, curando in particolar modo le relazioni con le associazioni e le rappresentanze territoriali (quali consulte e comitati) “per supportare un dialogo strutturato e continuo con l’amministrazione comunale sulla base di progettazioni condivise”; collaborare alla promozione e al coordinamento di processi di natura partecipativa; stimolare la progettualità e la costituzione di reti tra gli attori del territorio; garantire il supporto e l’accompagnamento del sindaco e degli assessori soprattutto nella fase di trasformazione di idee progettuali in progetti concreti, laddove il coinvolgimento dell’ambiente esterno richiede la presenza del sindaco stesso o degli assessori; raccogliere ed elaborare negli ambiti di competenza, su richiesta del sindaco e dei componenti della giunta, dati ed elementi utili alle risposte per i cittadini di diretta pertinenza degli amministratori; svolgere attività di raccordo con il consiglio comunale e con le commissioni consiliari, curando in particolare la semplificazione delle comunicazioni con i consiglieri e sviluppando ulteriormente la digitalizzazione dell’organo collegiale.
Non si sono fatte attendere, però, le reazioni politiche a questa nomina: per il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Cristian Paglialonga “è l’ennesimo esempio di un sistema che premia la fedeltà politica anziché il merito. Il Comune di Reggio è trattato come un’estensione del Pd, un ufficio di collocamento per i fedelissimi del partito. È inaccettabile che i soldi dei cittadini, alle prese con servizi al ribasso e tasse crescenti, vengano usati per ricollocare chi ha perso un ruolo politico”.
“Che si tratti di uffici comunali, staff politici, partecipate o incarichi esterni, la logica è sempre la stessa”, ha aggiunto la consigliera comunale meloniana Letizia Davoli: “Mantenere il controllo e garantire la sopravvivenza della propria rete di potere. Mentre la città sprofonda nel degrado, il Pd si occupa di sistemare i propri quadri. Questa prassi opaca esclude chi non appartiene alla rete del partito e mortifica le competenze reali, bloccando ogni possibilità di ricambio. È una modalità che offende la dignità delle istituzioni e calpesta il principio di equità. Non solo: dopo il caso Max Mara, scorrendo gli incarichi affidati a Cantergiani è una mossa che sa molto di commissariamento del sindaco da parte del partito”.
Per Paglialonga, inoltre, “non si tratta di un episodio isolato, ma di una strategia consolidata: ex assessori, ex dirigenti e collaboratori del Pd trovano regolarmente spazio nella galassia pubblica senza confronto aperto né selezioni trasparenti. Una ‘porta girevole’ che trasforma il Comune nella sede operativa del partito, alimentando una confusione deliberata tra amministrazione pubblica e apparato politico”.
Per questo, ha chiesto la consigliera Davoli, “il sindaco Massari ora spieghi ai cittadini quali criteri oggettivi hanno portato alla nomina di Cantergiani, perché non è stata indetta una selezione pubblica e qual è il valore aggiunto reale di questo incarico, al netto della fedeltà politica. Il Comune ha appena alzato la Tari, togliendo altri soldi ai cittadini, con la scusa di pagare i servizi alla città. A quanto pare, invece, i reggiani stanno pagando l’ennesimo incarico in casa Pd”.
Letizia Davoli ha evidenti problemi di memoria perchè appartiene ad un partito di affamati FDI che ha occupato tutti gli incarichi possibili nelle sedi istituzionali, Rai, aziende di stato, enti vari, in molti casi con personaggi impresentabili. Si legga qualche libro di Sergio Rizzo. La scuso perchè è una donna affascinante: forse è meglio che continua ad occuparsi di galassie e stelle; nella Via Lattea è tutto trasaparente.
“…dovrà supportare le attività del sindaco e dei componenti della giunta comunale per lo svolgimento di varie attività: supportare il gabinetto del sindaco nelle relazioni istituzionali e nei rapporti con i cittadini; coadiuvare il sindaco e gli assessori nei rapporti con gli stakeholder del territorio, curando in particolar modo le relazioni con le associazioni e le rappresentanze territoriali (quali consulte e comitati) -per supportare un dialogo strutturato e continuo con l’amministrazione comunale sulla base di progettazioni condivise-; collaborare alla promozione e al coordinamento di processi di natura partecipativa; stimolare …”
e una marea di simili chaxx… stratosferiche per giustificare l’ennesimo stipendio all’ennesimo “quadro senza sgabello”.
Nel mentre si aumentano le tasse dei cittadini per “migliorare i servizi”, si inventano dal nulla ” assolute necessità” di coadiuvatori, supporter, raccordatori, auditori, affiancatori e, udite udite, gestori dei rapporti fra gli “stakeholders del territorio”! Un’immane fregnaccia in stile english che nulla significa se non -ve lo dico in inglese così vi convincete che siamo all’avanguardia-.
Soldi dei cittadini gettati al vento nella consapevolezza che “è cosa buona e giusta”.
Come nell’allegoria del Buon Governo nel palazzo comunale di Siena di Ambrogio Lorenzetti dove viene rappresentata la corda, il potere, che è tenuta in pugno dei cittadini, vestiti in modo difforme ad indicare ogni estrazione sociale.
Uguale proprio.
E le anatre addomesticate continuano ad abbeverarsi alla fonte del buon governo.
Mogadiscio e’amministrata sicuramente meglio di questa citta’.