di Ugo Pellini
“Salvate l’albero caro a Luciano Fantuzzi!”; a due settimane dalla scomparsa dello storico patron delle Officine Reggiana, alcuni suoi ex dipendenti lanciano questo appello a favore di un grosso Noce che vegeta a fianco del vecchio Capannone della manutenzione di tutto lo stabilimento.
Il portavoce di questo accorato invito è il “Direttore della produzione”, che per decenni lavorato a fianco di questa pianta. Le dimensioni del Noce (Juglans regia) sono ragguardevoli: alto oltre dieci metri, con la circonferenza del tronco di 244 centimetri, ha un’età di circa sessanta-settanta anni.
“E’ forse cresciuto bene -ricorda l’ex direttore”- perché a fianco sorgeva un serbatoio criogenico di ossigeno liquido e quindi usufruiva dell’acqua sciolta dal ghiaccio che si formava intorno. Fantuzzi lo aveva preso a cuore e ricordo che lo “raccomandò” personalmente a Luca Torri, amministratore delegato dello Stu Reggiane e responsabile del Parco Innovazione, affinché non fosse eliminato dalla prevista ristrutturazione”. Questo albero, che tutti i dipendenti conoscevano, e che nei giorni di San Giovanni forniva a molti di loro i frutti per fare il nocino, deve sicuramente restare dove è e valorizzato. Ha tutti i titoli per diventare anche un emblema a ricordo di tutti coloro per anni hanno lavorato alle Reggiane. E’ anche auspicabile sia affiancato da una targa commemorativa e ricordato come “l’albero di Fantuzzi”.
(Ugo Pellini – botanico)
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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