Fumata nera al sesto voto. A Mattarella 336 voti, Salvini e Conte: “Una donna al Colle”

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Anche al sesto voto c’è stata la preventivabile fumata nera: il centrodestra ha deciso di astenersi, mentre i giallorossi hanno optato per la scheda bianca. Dallo spoglio emerge che gli astenuti sono 443. In testa c’è Sergio Mattarella con 336 preferenze; le schede bianche ammontano a 106. La settima votazione si terrà domani, sabato 29 gennaio, alle ore 9:30.

“Sto lavorando affinché ci sia un presidente donna e in gamba, non in quanto donna ma quanto persona in gamba”. Lo dice Matteo Salvini uscendo dalla Camera. E’ l’annuncio in serata del leader della Lega, al termine di una serie di incontri, che pare segnare una svolta nella complicata trattativa tra i partiti per scegliere il nuovo capo dello Stato. La tesi viene rilanciata dal presidente del M5s: “C’è finalmente la possibilità di avere un presidente della Repubblica donna”. Così Giuseppe Conte, parlando alle telecamere fuori Montecitorio.

Il sesto voto. Nel pomeriggio di venerdì 28 gennaio, poco dopo le 17, a Roma si è aperta la sesta votazione per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica, con il Parlamento riunito a Montecitorio in seduta comune (Camera e Senato) con l’aggiunta dei 58 delegati regionali.

Durante la mattinata, infatti, era andata a vuoto anche la quinta votazione per la scelta del successore di Sergio Mattarella, con l’affossamento della candidatura della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, indicata dal centrodestra come il nome sul quale avrebbe dovuto convergere l’intera coalizione: invece, dopo lo spoglio delle schede, era emerso con evidente chiarezza che non tutti si erano attenuti alla linea di partito, con la seconda carica dello Stato fermatasi a quota 382 preferenze, ben lontana dal quorum di 505 voti validi necessario per salire al Colle.

Lo stesso quorum rimane invariato anche per la sesta votazione.