Gli aumenti ormai quasi quotidiani di tutte le materie prime e gli scioperi previsti nel settore dell’autotrasporto sono alla base di una psicosi che si registra ormai in diverse regioni. Da Nord a Sud, infatti, è scattata nuovamente la corsa, in alcuni casi un vero e proprio assalto, a supermercati e stazioni di rifornimento.
Tra i beni difficili da trovare c’è innanzitutto il pellet, necessario per alimentare stufe e caldaie. Questo prodotto ha una distribuzione che proviene da diversi Paesi, ma in effetti c’è un collegamento con i mancati arrivi dall’Europa dell’Est a causa della guerra.
Situazione simile per l’olio di semi: molte catene di supermercati hanno imposto un limite per l’acquisto di questo prodotto, fissando un tetto di due bottiglie a persona. Anche in questo caso, l’Ucraina è uno dei maggiori fornitori per l’olio di semi di girasole che troviamo nei nostri supermercati. Eppure, dalle stesse catene della grande distribuzione trapela fiducia e le scorte sembrano non mancare almeno per alcuni giorni. Rassicurazioni che, evidentemente, non sono bastate per bloccare la corsa alla spesa.
A incidere notevolmente su questo fenomeno c’è anche il continuo aumento dei prezzi. I prodotti di prima necessità hanno evidenziato aumenti fino al 100% per la farina, ad esempio, ma a preoccupare molto i consumatori sono i prezzi di carburante, energia elettrica e gas. Questo ha spinto molti utenti a mettersi in fila davanti alle stazioni di servizio.
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I templari c'erano eccome , ho trovato una moneta a Pomponesco E a Pomponesco c'era una zecca
che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]