Presentata in commissione la seconda variazione di bilancio della Regione Emilia-Romagna

Regione Emilia Romagna bandiere torri

Riacquisizione di 50 milioni di euro anticipati all’azienda ospedaliera di Parma durante la pandemia di nuovo coronavirus, 9 milioni (restituzione di un anticipo su fondi per l’agricoltura) destinati al fondo regionale per la non autosufficienza, 150.000 euro per supportare la popolazione afghana in seguito alla crisi che ha investito il paese dopo la ripresa del potere da parte dei Talebani, 50.000 euro per il completamento del contratto di servizi con Fer: sono questi i punti salienti della seconda variazione al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione Emilia-Romagna, illustrata nella giornata di mercoledì 10 novembre dall’assessore Paolo Calvano in commissione bilancio.

Dopo la nomina dei relatori del progetto di legge (Luca Sabattini del Partito Democratico per la maggioranza e Simone Pelloni della Lega per la minoranza), nel corso della seduta Calvano ha approfondito alcuni punti rispondendo alle richieste dei consiglieri.

Lo stesso Pelloni ha chiesto se i 9 milioni destinati al fondo per la non autosufficienza “sono destinati per qualche progetto specifico”, mentre il collega di partito Stefano Bargi ha suggerito – sempre in riferimento ai 9 milioni – di valutare una diversa destinazione delle risorse, sostenendo che “il fondo per la non autosufficienza è per certi aspetti un po’ “abusato”: bisogna avere il coraggio di guardare ad altre realtà. Arrivando da un fondo per l’agricoltura, si potrebbe impiegarli sul territorio, ad esempio per il dissesto idrogeologico”.

Calvano, nella risposta, ha precisato che non c’è ancora nessuna destinazione specifica per quelle risorse, e che i 9 milioni potranno essere impiegati anche nel 2022 e negli anni successivi: “La scelta è prima di tutto politica: è intenzione della Regione tenere alto il livello di aiuti per la non autosufficienza”.

Sui 50 milioni restituiti dall’azienda ospedaliera di Parma, invece, ha chiesto spiegazioni la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini: “A fronte di oltre 200 milioni stanziati per l’Emilia-Romagna dal governo Draghi, l’azienda ospedaliera di Parma ne ha ricevuti più della metà, cui si sommano i 50 milioni che aveva ricevuto lo scorso anno dalla Regione. Per quale motivo?”. Nessun mistero, secondo Calvano: “Durante la pandemia Parma è stata individuata come centrale degli acquisti sanitari per tutti i territori regionali, e questo spiega la cifra importante che le è stata destinata”.