I presidenti delle Province di Reggio e di Modena, Giorgio Zanni e Fabio Braglia, hanno inviato una lettera ai sindaci di Casalgrande e di Sassuolo avanzando una “richiesta urgente di condivisione e informazione” su modalità e tempistiche degli interventi sul ponte sul fiume Secchia tra Veggia e Sassuolo – lamentando insomma di non essere stati preventivamente informati a tempo debito.
L’inusuale comunicazione, infatti, è stata predisposta subito dopo che i due enti provinciali hanno appreso dagli organi di stampa la definizione da parte dei due Comuni emiliani (proprietari dell’infrastruttura oggetto dell’intervento) dei lavori di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza del ponte che collega la frazione di Veggia di Casalgrande e la cittadina del distretto ceramico emiliano; lavori, questi, che prevederanno anche un periodo di chiusura al traffico dell’infrastruttura, nel periodo estivo.
“Ribadendo l’importanza di tale infrastruttura viaria, della necessità di garantire efficienza e sicurezza della stessa e nel frattempo salvaguardare anche la tenuta viabilistica in un punto nevralgico per l’intero distretto, chiediamo di essere messi opportunamente a conoscenza di quanto previsto, come avvenuto anche durante gli scorsi anni per le fasi di analisi, studio e reperimento delle risorse economiche insieme ottenute per la realizzazione di tale intervento”, hanno sottolineato i presidenti Zanni e Braglia.
Il cantiere, infatti, anche qualora venisse gestito nel migliore dei modi dai due Comuni, “modificherà inevitabilmente la viabilità, le abitudini e le tempistiche di percorrenza di un gran numero di persone – famiglie, lavoratori, professionisti e aziende modenesi e reggiane – coinvolgendo per altro anche un’arteria provinciale, la Sp 486R, tra le più strategiche e frequentate dell’intera regione”.
Ai due sindaci, dunque, i presidenti delle Province di Reggio e Modena hanno chiesto “con spirito di leale collaborazione istituzionale e nell’interesse di tutti i nostri concittadini” un incontro urgente “per valutare ogni eventuale contraccolpo che tale cantiere potrebbe generare su viabilità, spostamenti casa-lavoro e trasporti su mezzi pesanti, variazioni dei percorsi dei mezzi del trasporto pubblico locale (sia su gomma che su ferro) in entrambe le province e nei comuni limitrofi e ogni eventuale azione o correttivo necessario per limitare quanto più possibile disagi sulla rete stradale circostante di entrambe le province”, oltre che “per dare doverosa e puntuale informazione a cittadini e lavoratori, alle aziende e alle associazioni d’impresa e di categoria interessate, alle agenzie della mobilità di entrambe le province, così come agli istituti scolastici nel caso (auspichiamo remoto) che i lavori si prolungassero oltre il dovuto”.
I presidenti Zanni e Braglia, infine, hanno anche chiesto un puntuale aggiornamento “sulle azioni che ogni amministrazione sta avanzando o intende avanzare per dare seguito all’accordo unanimemente sottoscritto in data 8 maggio 2023 e che ha condotto al successivo studio trasportistico, di analisi e di ipotesi di collocamento riguardante il terzo ponte sul Secchia, in considerazione delle code di traffico spesso generate negli orari di punta in conseguenza della viabilità storica e non più sufficiente sul lato modenese del Secchia”.
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