Pizzarotti: bonus spesa, errore su antifascisti

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I bonus per la spesa per l’emergenza coronavirus a Parma non saranno negati a nessuno e neppure a chi non si afferma antifascista: “A Parma nessuno viene lasciato indietro”. Lo precisa il sindaco Federico Pizzarotti gettando acqua sul fuoco dopo le polemiche sul ‘bollino antifascista’ – chiesto dal Comune a chi chiede agevolazioni o patrocini – che sarebbe stato richiesto anche per l’erogazione dei bonus spesa.

Chiarisce il sindaco nel post: “E’ stato ERRONEAMENTE inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi. In questa parte c’è scritto che se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà così.

Ma NON vale per i bonus spesa, si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza.

NON sarebbe stato comunque vero che i bonus spesa vengono negati a chi non si affermi antifascista: il Primato Nazionale e la signora Meloni sono notori dispensatori di bufale (l’ultima di Meloni l’abbiamo vista girare la settimana scorsa, quel servizio del tg3 sull’origine del virus, ovviamente una bufala).

Parmigiani, chi ha bisogno chieda di accedere ai bonus spesa: a Parma NESSUNO viene lasciato indietro.

Chiudo: ai seguaci del Primato Nazionale e della signora Meloni che da ieri mi scrivono “DEVI MORIRE” “infame” “merda” “schifoso” “w il duce” “w i camerati” “verme” “bastardo” e altre bestialità: se foste di Parma e aveste bisogno di accedere al servizio, accedereste nonostante tutto il vostro odio represso contro l’altro. Parma è fatta così”.