Murgia protagonista al Salone del Libro. E sulla contestazione a Roccella: è democrazia

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Dopo l’eclatante rivelazione del cancro che le lascia poco tempo da vivere, Michela Murgia è stata tra le protagoniste assolute di questa edizione del Salone del libro. Qui ha infatti presentato, abbracciata da una numerosissima folla, la sua raccolta di racconti Tre ciotole, nata dalle riflessioni su vita, morte, dolore, famiglia e speranza. Ma ha anche registrato un’altrettanto seguita puntata live del suo podcast Morgana con Chiara Tagliaferri (StorieLibere).

Nei giorni scosri Michela Murgia, ospite de ‘Le Parole della Settimana’ di Massimo Gramellini, era intervenuta sulla contestazione alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella al Salone del Libro di Torino. “Contestare è una posizione che non si condivide, è una possibilità ed è permessa solo in democrazia. Nelle dittature l’esercizio sarebbe arrivato avrebbe portato via quelle decine di persone, quindi il fatto che qualcuno possa andare a contestare la ministra è un fatto democratico”, afferma la scrittrice, che di recente ha raccontato di avere un tumore al rene al quarto stadio.

“C’è una cosa da dire – continua – l’amministra Roccella non è una scrittrice come un’altra è una persona che ha il potere di fare le leggi e attraverso le leggi influisce sulla vita delle persone che attengono al suo ambito ministeriale. In questi mesi Eugenia Roccella ha fatto molte cose che hanno cambiato la vita delle famiglie non tradizionali, mettiamola così, e queste persone stanno pagando quotidianamente le scelte di queste leggi quindi è normale che siano arrabbiate ed è normale che vadano a mostrarlo. Se volevi il dibattito l’avresti fatto in un percorso di costruzione di quelle leggi e avresti trovato il modo per includere anche le posizioni conflittuali. Perché in democrazia la mediazione si fa prima delle leggi. Se prima fai le leggi e poi voi il dibattito io mi sento un po’ presa in giro, quindi capisco che le persone abbiamo detto è troppo tardi per il dibattito”.