Informazioni, orientamento, assistenza sanitaria e pronta accoglienza. È il percorso messo a punto dalle istituzioni locali per far fronte all’emergenza rappresentata dai profughi ucraini in fuga dalla guerra: per ora quasi trecento sul territorio modenese, ma i numeri possono aumentare rapidamente. Si tratta infatti di una situazione in rapido cambiamento sotto molti aspetti.
L’ordinanza di Protezione Civile di sabato 4 marzo, “Disposizioni urgenti di protezione civile per assicurare, sul territorio nazionale, l’accoglienza e il soccorso e l’assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”, istituisce il Comitato coordinamento nazionale e assegna alla Protezione Civile, con nomina dei presidenti delle Regioni Commissari delegati, i compiti di trasporto delle persone, soluzioni urgenti di alloggiamenti e assistenza temporanee, assistenza sanitaria e assistenza alle frontiere. L’accoglienza dei cittadini ucraini potrà poi essere inserita nel sistema di Cas e Sai gestito dalla Prefettura e, a tal fine, è stato disposto l’ampliamento dei posti nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) e sarà la Protezione civile a definire le procedure; a tutt’oggi gli enti locali sono sicuramente in prima fila a gestire la situazione.
Il Comune di Modena, dopo aver attivato già nei giorni scorsi, in accordo con Prefettura e Ausl, le prime modalità per l’accoglienza di ucraini in arrivo sul territorio, accolti da parenti o amici, ha messo a punto una procedura d’emergenza condivisa con le associazioni di volontariato e le organizzazioni del Terzo settore.
Il primo livello è il Centro Stranieri di viale Monte Kosica che ha istituito un numero e un indirizzo email dedicati all’emergenza ucraina (tel. 3927285235 dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 14; emergenzaucraina@caleidos.mo.it): fornisce informazioni e orientamento e si occupa di dare risposta ai bisogni di prima necessità; attraverso i Servizi sociali provvede, se necessario, all’accoglienza presso strutture individuate dal Comune. Per ora sono una ventina le persone collocate in tal modo presso strutture ricettive già in uso ai Servizi o di privati che le hanno messe a disposizione gratuitamente. Prosegue quindi, l’individuazione di alloggi e disponibilità, mentre la Croce Blu ha allestito la sua sede per l’accoglienza di 11 persone.
Il secondo passaggio per i cittadini ucraini giunti sul territorio è presentarsi al Punto di accesso sanitario presso l’Hub vaccinale di Modena, in strada Minutara 1 (ex aeronautica) con accesso diretto da lunedì a sabato dalle ore 8 alle 14 (tel. 059 435430 da lun a sab dalle 8.30 alle 13). Oltre al tampone obbligatorio e all’anamnesi vaccinale in riferimento alla vaccinazione anti-Covid, viene rilasciata la tessera sanitaria STP per adulti e la tessera sanitaria per i minori con l’assegnazione di un pediatra di libera scelta o medico di medicina generale.
Infine, terza tappa obbligata è presentarsi alla Questura di Modena, via Palatucci 15 (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13) entro 8 giorni dall’arrivo in Italia, per comunicare la propria presenza sul territorio, segnalando un indirizzo dove poter ricevere le successive comunicazioni. Alla data del 5 marzo erano circa 300 le persone che si sono registrate alla Questura di Modena: circa la metà sono donne, la restante parte minori e circa il 70 per cento ha trovato collocazione sul territorio comunale.
A fronte degli arrivi di bambini in età scolare, nelle scorse ore il Ministero dell’Istruzione ha emanato una circolare sull’accoglienza scolastica degli studenti ucraini. Accanto all’accoglienza, occorrerà assicurare supporto psicologico (con risorse ancora da stanziare) e supporto linguistico. In questo caso sarà l’Ufficio scolastico regionale a coordinare le azioni delle scuole con quelle degli enti locali competenti in materia di mediatori linguistici e culturali.
Nelle scuole del territorio comunale, così come in altri Comuni della provincia, sono intanto iniziati i primissimi inserimenti scolastici di bambini ucraini in particolare alle secondarie di primo grado. Mentre per quanto riguarda i Servizi educativi 0/6 il Settore Istruzione del Comune di Modena sta facendo una ricognizione delle disponibilità e pensando a percorsi specifici nei Servizi Integrativi che, potendo essere frequentati con un genitore, si ritiene potrebbero essere maggiormente funzionali alle attuali necessità.
Infine, per i cittadini ucraini arrivati sul territorio italiano, esiste anche la possibilità di ottenere un permesso di lavoro in deroga alle norme sui decreti fissi e quindi di stipulare un contratto di lavoro.
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...