Rifacimenti di tetti e lucernai di scuole e palestre, ripristino di impianti stradali e illuminazione, interventi sulle alberature di spazi pubblici e parchi per garantire l’incolumità delle persone e la sicurezza delle strade. La Regione ha approvato il piano che dà il via libera ai primi 88 interventi urgenti e alle direttive per rendere disponibili i contributi per i cittadini e le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case danneggiate.
I cantieri apriranno per riparare i danni causati dall’ondata di maltempo che, tra il 22 e 27 luglio scorsi, ha colpito l’Emilia-Romagna con violentissime piogge, grandinate e raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari provocando interruzioni di strade, disservizi e gravi danni a edifici pubblici e ad abitazioni private.
A finanziare il Piano uno stanziamento di 4,5 milioni di euro – oltre 4 milioni per i cantieri, e circa 335mila euro per il contributo di autonoma sistemazione – assegnati dal Governo alla Regione a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena e della successiva approvazione del primo stralcio di interventi da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Nel dettaglio, la programmazione nelle sette province prevede 13 interventi nel bolognese con un investimento di oltre 327mila euro; 21 nel ferrarese per circa 871mila euro; tre nella provincia di Forlì-Cesena per un investimento di oltre 128mila euro; 11 modenese, con un investimento di circa 281mila euro; uno da 10mila euro nel parmense e uno nel reggiano da 4mila euro; 36 sono nel ravennate, con un investimento di più di 1,6 milioni.
Infine, sono previsti un intervento da 50mila euro tra la provincia di Bologna e Ferrara e una serie di interventi, per un investimento di 760mila euro, tra le province di Ravenna Ferrara e Bologna.
Il contributo per l’autonoma sistemazione
Oltre a investimenti per i cantieri, il Piano prevede una quota di quasi 335mila mila euro per assicurare i contributi alle famiglie sgomberate dalle proprie abitazioni e che hanno individuato un’autonoma sistemazione temporanea. Entro il prossimo 31 gennaio 2024 i cittadini che vivevano nell’abitazione sgomberata in esecuzione di specifiche ordinanze comunali – a causa del maltempo di luglio 2023 – possono presentare al Comune di residenza la richiesta per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).
Si tratta di un sostegno economico per coprire le spese di permanenza fuori casa, variabile in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare. Si passa da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente a 500 per 2 unità, 700 per tre e 800 per quattro, fino a un massimo di 900 euro per cinque o più membri.
Se sono presenti persone con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. I benefici economici sono concessi dal giorno dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile fino al rientro definitivo nella propria.
Sul portale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile si può scaricare il modulo per la domanda.
Il Piano di interventi è stato predisposto dalla Regione con il supporto dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in collaborazione con le amministrazioni comunali. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 18 mesi.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]