Il reggiano Cfc partner di Acea: condomini e sport indoor in autosufficienza energetica

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C’è una grande realtà cooperativa reggiana, il Consorzio fra Costruttori (CFC) tra i partners di Acea di Pinerolo (una delle più importanti multiutility italiane, la cui origine risale alla fine dell’800) per la realizzazione di due progetti finalizzati a trasformare, potenzialmente, 1.200.000 condomini italiani in autoconsumatori collettivi e ad efficientare le strutture sportive indoor.

I progetti saranno presentati a Roma, nella biblioteca della Camera dei Deputati, mercoledì 29 marzo e “rappresentano – sottolinea Erman Bolzoni, presidente del CFC – l’estensione, su scala nazionale, di iniziative pilota già realizzate a Pinerolo (TO) secondo tipologie costruttive e di ridisegno di quartieri e servizi che consentono di creare realtà urbane quasi totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico e fondate sull’autoconsumo”.

CFC, nato nel 1979 dall’iniziativa di 13 aziende reggiane, ha sede a Reggio Emilia in via Pansa, associa attualmente quasi 300 piccole e medie imprese in tutta Italia ed è prevalentemente impegnato nel comparto delle opere pubbliche.

“La scelta di Acea – spiega Bolzoni – è certamente legata al fatto che, attraverso le nostre imprese, mettiamo in campo competenze che coprono l’intera gamma delle attività costruttive (civile, industriale, infrastrutturale, impiantistica e ambientale), ma, soprattutto, integriamo queste funzioni in interventi che consentono non solo la qualificazione di intere aree urbane, ma di realizzare condomini autoconsumatori collettivi e comunità energetiche condominiali e di assicurare assistenza e manutenzioni costanti, così da garantire un’autosufficienza energetica che si attesta al 90%”.

“E’ un percorso – prosegue Bolzoni – che già all’origine richiede tipologie, tecnologie costruttive e materiali che abbiamo adottato da molto tempo in funzione degli obiettivi di risparmio energetico legati alle direttive europee per il clima e che possono trovare ampia applicazione in un contesto nazionale in cui si stima che siano 1.200.000 i condomini che necessitano di misure di riqualificazione in grado di abbattere decisamente i consumi energetici e, soprattutto, di ricorrere in modo efficiente all’uso di fonti rinnovabili”.

“Scelte responsabili – spiega il presidente di CFC – che si sono tradotte in tante certificazioni pubbliche, ma anche in forme di vincolo che ci siamo imposti con codici specifici sul piano etico, per la qualità, la tutela dell’ambiente, la sicurezza e la responsabilità sociale legata anche alla prevenzione della corruzione”.

Il secondo progetto che sarà presentato a Roma è patrocinato dal Coni e riguarda l’efficientamento energetico delle strutture sportive al coperto grazie ad un modello tecnico e finanziario che fa leva sull’energia prodotta, anch’essa, da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di una drastica riduzione dei costi, sia per il riscaldamento che per la climatizzazione, che renderà queste strutture maggiormente accessibili e potrà consentire un nuovo sviluppo per gli sport indoor”.

Alla presentazione romana (presenti, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin), insieme al presidente del CFC, Erman Bolzoni, e al Project manager Germano Gallingani, interverrà anche Insieme il direttore dell’area ricerca e sviluppo di Confcooperative Terre d’Emilia, il reggiano Giovanni Teneggi.