I quattro Comuni del distretto ceramico modenese – Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo – hanno inoltrato una richiesta formale alla Regione Emilia-Romagna per l’attivazione dello stato di emergenza e la dichiarazione di calamità naturale dopo il nubifragio che lunedì 16 giugno si è abbattuto sull’Emilia.
La lettera, firmata dai quattro sindaci del distretto con il pieno sostegno del presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, è stata inviata al presidente della Regione Michele De Pascale per sollecitare l’intervento della Regione e l’attivazione delle procedure di Protezione civile.
Il nubifragio, di intensità eccezionale, ha provocato piogge torrenziali, con oltre 60 millimetri d’acqua caduti in meno di due ore in alcune zone del territorio, superando i livelli registrati durante l’alluvione dello scorso autunno. Gli effetti sono stati devastanti: allagamenti diffusi, danni a strutture pubbliche come scuole e palestre, abitazioni e imprese colpite, circolazione stradale compromessa, eventi sospesi e un ampio patrimonio verde da rimettere in sicurezza.
“Siamo di fronte a un evento meteorologico straordinario”, ha spiegato il presidente dell’Unione dei Comuni Distretto Ceramico Matteo Mesini, “che ha messo a dura prova la tenuta del nostro territorio. Insieme agli altri sindaci del distretto, chiediamo che la Regione si faccia portavoce presso il governo delle nostre istanze, per ottenere risorse straordinarie e attivare percorsi di ristoro efficaci per cittadini, imprese e amministrazioni locali”.
La documentazione relativa ai danni provocati dall’ondata di maltempo è in fase di raccolta e sarà messa a disposizione degli enti preposti. Le amministrazioni locali si sono dette disponibili a un incontro operativo nei prossimi giorni, ribadendo la necessità di una risposta unitaria, concreta e tempestiva all’emergenza in corso.
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