Grandine, danni: Emilia chiede stato calamità

grandinata_art

In Emilia-Romagna riparte la conta dei danni. Dopo l’ondata di maltempo di sabato pomeriggio-sera con la grandinata eccezionale che ha colpito in particolare il modenese e il bolognese, con danni anche nel reggiano, e la tromba d’aria in Romagna, da lunedì mattina i tecnici dei servizi territoriali della Protezione civile regionale inizieranno la ricognizione dei danni pubblici e privati, in raccordo con i Comuni interessati e i Vigili del fuoco. Entro la settimana tutta la documentazione sarà inviata a Roma per la richiesta di un nuovo stato di emergenza nazionale, dopo quello del mese scorso.

Un quadro, quello di ieri, che ha visto impegnati volontari e Vigili del fuoco in 167 interventi – 50 a Bologna, 60 a Modena, 48 a Reggio Emilia, 3 a Parma e 68 a Ravenna – e l’intervento del 118 per 30 feriti, per fortuna in modo lieve (10 a Modena e 20 a Bologna).

I fenomeni, che si sono conclusi tutti nella nottata tra sabato e domenica, hanno provocato allagamenti, ritardi nel trasporto ferroviario, caduta di alberi, rottura di vetri delle case e parabrezza delle auto.

E gravi danni si sono registrati anche per l’agricoltura, in particolare il grano, gli alberi da frutto e i vigneti dal reggiano al faentino.