Hanno superato i 4 milioni di euro i fondi raccolti sul conto corrente della Regione Emilia-Romagna a poche settimane dall’avvio della campagna di solidarietà “Insieme si può”: le donazioni aiuteranno a completare il piano sanitario regionale, che prevede di triplicare i posti letto di terapia intensiva negli ospedali pubblici del territorio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
I contributi stanno arrivando da più parti: cittadini, famiglie, imprese, enti, associazioni, fondazioni e istituti bancari. Si può versare l’importo desiderato sul conto corrente della Protezione civile regionale: Iban IT6960200802435000104428964, causale “Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus” (intestatario: Protezione civile regionale) – anche dall’estero, utilizzando il codice (Bic Swift) UNCRITM1BA2.
“Torno a ringraziare davvero di cuore tutti coloro che stanno partecipando con tanta solidarietà e generosità a una sfida che è dell’intera comunità regionale”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Ringrazio di nuovo i testimonial, le donne e gli uomini dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dello sport e della ricerca che si sono resi disponibili in prima persona nella campagna “Insieme si può” per la nostra sanità e per l’Emilia-Romagna”.
In tanti, ha ricordato Bonaccini, “si stanno facendo avanti: singoli cittadini, famiglie, imprese, enti, società, associazioni, fondazioni bancarie, istituti bancari. Un’altra prova di ciò che questa regione sa essere. E un attestato di riconoscenza e fiducia verso operatori e professionisti sanitari che dobbiamo ringraziare, in primo luogo rispettando il loro lavoro stando a casa e rispettando le misure restrittive alla lettera”.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno