Coronavirus: oltre 34.000 morti nel mondo

nuovo coronavirus rendering

I decessi provocati dal coronavirus nel mondo hanno superato quota 34mila su un totale di oltre 723mila casi: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. Le persone finora guarite sono 151.991. I casi di contagio sono 723.328 ed i decessi 34.005, indica l’università americana. Oltre 1.000 morti nello Stato di New York I decessi provocati dal coronavirus nello Stato di New York hanno superato ieri, in meno di un mese, quota 1.000: lo riporta il New York Times sottolineando che gran parte dei decessi sono stati registrati negli ultimi giorni. Il bilancio aggiornato in questo Stato verrà reso noto oggi, ma secondo alcuni calcoli dovrebbe essere di almeno 1.026.

Ieri sera il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, aveva annunciato che le persone contagiate sono 59.513, di cui 8.503 in ospedale e 2.037 in terapia intensiva. Mille casi in India, 29 morti Sono più di mille i casi di coronavirus in India, 1.071 i contagi confermati dalle autorità, mentre sono finora 29 i decessi accertati. Lo scrive il Times of India citando il ministero della Sanità do Nuova Delhi. Intanto le autorità hanno riferito che non c’è l’intenzione di prolungare il lockdown di 21 giorni imposto per limitare la diffusione del Covid-19. In Corea del Sud 78 casi di contagio, tasso di guarigione al 54%:
La Corea del Sud ha avuto domenica 78 contagi da coronavirus, meno dei 105 di sabato, quando sono stati motivo di preoccupazione i focolai a Seul (16 casi legati a una chiesa), le aree limitrofe e le infezioni importate per le quali è stata disposta la quarantena di 14 giorni a tutti gli arrivi nel Paese.

Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha reso noto che i decessi sono saliti a 158 (+6). Le infezioni sono salite a 9.661, di cui 4.275 casi sotto cure mediche e 5.228 dimessi dagli ospedali, con un tasso di guarigione al 54%. Numerose le proteste degli ambientalisti contro l’inquinamento tra le cause della pandemia. Ancora 800 italiani bloccati in Australia: E’ rapidamente cresciuto negli ultimi giorni il numero di italiani, per lo più giovani – oltre 800 secondo le stime – in contatto con le istituzioni diplomatiche italiane in Australia per cercare di rientrare in patria. Lo riferiscono oggi i bisettimanali in lingua italiana Il Globo di Melbourne e La Fiamma di Sydney, sottolineando che è difficile avere idea della cifra effettiva, “poiché sta dando i suoi frutti il lavoro dei consolati che in questo giorni stanno assistendo i connazionali a imbarcarsi su qualcuno dei pochissimi voli disponibili”.