Fmi: Pmi a rischio default, di più in Italia

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Le bancarotte potrebbero triplicare da una media del 4% delle piccole e medie imprese prima della pandemia al 12% nel 2020 senza aiuti pubblici
Gli sforzi congiunti dei Paesi del G20 sono “essenziali” per porre fine alla crisi sanitaria innescata dalla pandemia di coronavirus e per riavviare la crescita dell’economia globale. E’ il monito lanciato dal Fondo monetario internazionale nella nota di sorveglianza messa a punto per il G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali in programma sabato prossimo, in cui si sottolinea come i responsabili politici debbano “collaborare per garantire la produzione e distribuzione di beni e forniture mediche essenziali per combattere la pandemia, a cominciare dai vaccini”.

Secondo il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva “siamo entrati in una nuova fase della crisi, una fase che richiederà; ulteriore agilità politica e azione per assicurare una ripresa durevole e condivisa”. L’attività economica globale “ha iniziato gradualmente a rafforzarsi. Ma non siamo ancora fuori dai guai” ha sottolineato. Dovrebbero poi essere revocate “le restrizioni commerciali sui beni essenziali” perché “rallentano la lotta contro la pandemia. Le restrizioni in nome della sicurezza dovrebbero essere attentamente valutate – si legge ancora – perché la diversificazione internazionale può essere una fonte di resilienza”. Le economie in via di sviluppo, scrivono gli esperti del Fondo nel focus, “hanno bisogno di sostegno”: occorre “garantire che queste economie possano finanziare le spese essenziali e soddisfare le richieste di liquidità internazionale. Sono necessari meccanismi per ripristinare la sostenibilità del debito, attraverso la ristrutturazione del debito con creditori ufficiali e privati. Un’assenza di liquidità internazionale per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo – avverte il Fondo – potrebbe amplificare l’instabilità finanziaria”. E ancora: “Serve migliorare la rete globale di sicurezza finanziaria” perché “senza vigilanza e collaborazione, la pandemia continuerà a diffondersi. Ogni opportunità deve essere colta per promuovere un futuro più forte, più inclusivo e più verde per tutti”.

Il Fmi lancia anche l’allarme per il possibile balzo dei default fra le imprese. Le richieste per la bancarotta negli Stati Uniti nel 2020 hanno raggiunto livelli non visti dalla crisi finanziaria. E secondo una analisi dello staff del Fondo su 17 Paesi, le bancarotte potrebbero triplicare da una media del 4% delle piccole e medie imprese prima della pandemia al 12% nel 2020 senza aiuti pubblici. “L’aumento maggiore sarebbe in Italia in seguito al forte calo della domanda aggregata e l’elevata produzione in industrie” che richiedono molti contatti.