Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 31 gennaio, la Polizia municipale ha arrestato e accompagnato al carcere della Pulce un cittadino marocchino fuggito dagli arresti domiciliari a Spoleto quasi tre anni fa. A mettere fine alla sua latitanza è stato lo stesso giovane che, spacciandosi per minorenne bisognoso di assistenza, si è presentato al Comando della Municipale in cerca di aiuto.
Il tutto è iniziato martedì 30, esibendo una fotocopia di documenti marocchini poi rivelatisi contraffatti, ha raccontato ad alcuni cittadini di origine nordafricana di essere un sedicenne sbarcato in Italia da poco e senza genitori. Un connazionale di 46 anni, regolarmente residente a Reggio da oltre 20 anni, lo ha quindi accompagnato al Comando di Polizia Municipale offrendosi di fare da interprete.
Dai rilievi fotodattiloscopici previsti dalla legge per i minori non accompagnati, è tuttavia emerso che il giovane, classe 1998, non solo non era minorenne, ma era noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti penali e dal maggio 2015 era evaso dagli arresti domiciliari a Spoleto. Gli agenti lo hanno quindi accompagnato in carcere, dove finirà di scontare la precedente condanna in attesa di un nuovo processo per evasione.
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