Emilia in zona arancione, cosa si può fare

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A partire da domenica 10 gennaio sono passate in zona arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. In zona gialla Abruzzo, Campania, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta.

Nelle Regioni in area arancione saranno in vigore le seguenti misure di contenimento disposte dal Decreto Legge del 5 gennaio 2021, che ha confermato le misure previste dal Dpcm del 3 dicembre 2020, integrandone alcune.

– Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute

– Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo per comprovati motivi di salute, lavoro, studio e situazioni di necessità

– Sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) 7 giorni su 7, mentre resta consentito l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni

– Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno

– Restano chiusi piscine, palestre e centri benessere

– Gli impianti sciistici sono chiusi per gli sciatori amatoriali. Dal 18 gennaio 2021, gli impianti saranno aperti agli sciatori amatoriali, solo dopo l’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico

– Chiusi musei e mostre, teatri, cinema e sale da concerto

– Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie)

– Chiuse sale da ballo e discoteche

Nelle Regioni in area gialla saranno in vigore le seguenti misure di contenimento disposte dal Decreto Legge del 5 gennaio 2021, che ha confermato le misure previste dal Dpcm del 3 dicembre 2020, integrandone alcune.

– Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Nelle restante parte della giornata è fortemente raccomandato di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità

– Per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021 è vietato, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra Regioni o Province Autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute

– Resta sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia Autonoma

– Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno

– Nei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) prevista l’interruzione della somministrazione in sede dalle 18, mentre resta consentito l’asporto dalle 5 fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni

– Restano chiusi piscine, palestre e centri benessere

– Gli impianti sciistici sono chiusi per gli sciatori amatoriali. Dal 18 gennaio 2021, gli impianti saranno aperti agli sciatori amatoriali, solo dopo l’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico

– Chiusi musei e mostre, teatri, cinema e sale da concerto

– Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie)

– Chiuse sale da ballo e discoteche