Il decreto contro i rave appena approvato in Consiglio dei ministri, e trascorse poche ore dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, già potrebbe essere modificato.
E il Pd è già sul piede di guerra e chiede il ritiro del decreto, per i dem, infatti, modificarlo non basta. A dirlo con un tweet è il segretario Enrico Letta che senza giri di parole chiede alla premier Giorgia Meloni di fare “un passo in più” ossia “con fierezza, ritiratelo”.
Il ministro Piantedosi incontrerà i leader di Cgil, Cisl e Uil.
Tutto questo mentre la prima tappa del decreto è al Senato dove comincerà, tra qualche giorno, l’iter parlamentare della legge che inasprisce le pene per i rave illegali. Ma è l’unico punto fermo, per ora. Resta travagliata la sorte del primo decreto dell’esecutivo Meloni, varato lunedì scorso e bersaglio di critiche dalle opposizioni e di ironia sui social.
Ma restano i distinguo nella maggioranza: tra le modifiche annunciate dall’ala garantista di Forza Italia e la posizione di Fratelli d’Italia che prende tempo su un eventuale correttivo del governo attraverso un emendamento da presentare in Parlamento.
Il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte ha fatto sapere: “Quando ho letto il testo, da giurista prima ancora che da politico, sono saltato sulla sedia. E’ assurdo che sia stato introdotto questo nuovo reato, frutto di una cultura repressiva fuori luogo”.
Mentre la posizione del Terzo Polo è stata espressa da Matteo Renzi: “Si modifichi quello che va modificato, si eviti qualsiasi attentato alla libertà di espressione, dopo di che pensiamo ad altro”.
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Ciao Loredana amica mia, mi mancherai !
“…il piacere della scoperta che si misura con il suo avanzare fisico creando personali mappature e reinvenzione dei luoghi; il suo rapporto con le architetture […]
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