Covid, in Emilia-Romagna ci si potrà vaccinare anche dal medico di famiglia

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La Regione Emilia-Romagna e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale Fimmg, Snami e Sni hanno sottoscritto un accordo che prevede la possibilità di vaccinarsi contro il Covid-19 direttamente nello studio del proprio medico di famiglia: un nuovo canale di somministrazione che affiancherà quelli già previsti, in modo da accelerare la campagna vaccinale.

I nuovi vaccini – quelli già autorizzati ma anche quelli per i quali è ancora in corso l’iter di autorizzazione – prevedono infatti modalità differenti (meno vincolanti) di conservazione e di utilizzo rispetto ai precedenti, rendendo dunque più agevole la somministrazione anche direttamente negli ambulatori dei medici di base.

L’accordo, approvato con una delibera nell’ultima seduta della giunta regionale, prevede l’impegno da parte dei medici di assistenza primaria nella realizzazione del piano vaccinale dell’Emilia-Romagna, sia in termini di attività di comunicazione alle persone assistite (domande e risposte sui vaccini, facilitazione della prenotazione e dell’accesso all’iniezione, diffusione di informazioni sulla campagna vaccinale negli studi medici e online – grazie al materiale messo a disposizione dalle Ausl) che di somministrazione diretta della vaccinazione.

I medici di medicina generale potranno vaccinare nei propri ambulatori le persone da loro assistite (ed eventualmente, per motivi organizzativi, anche quelle in carico agli altri medici associati). Sarà inoltre possibile predisporre altri spazi idonei e attrezzati: locali delle rispettive forme associative, ambulatori di prossimità, Case della salute o altre sedi indicate dall’Ausl territoriale. Potranno essere vaccinate anche le persone temporaneamente prive di assistenza primaria, previo accordo con l’azienda Usl per la loro identificazione. I medici, infine, saranno a disposizione per vaccinare a domicilio le persone fragili non trasportabili e le persone ospiti nelle case residenze per anziani (Cra).

I Mmg dovranno ovviamente garantire il mantenimento e il tracciamento della catena del freddo – tra i 2° C e gli 8° C – dalla consegna del vaccino fino alla somministrazione. Sui siti delle aziende sanitarie locali saranno pubblicati i moduli di informativa, consenso e anamnesi che le persone interessate dovranno scaricare e compilare prima di recarsi alla seduta vaccinale.