Era stato condannato a 4 anni, in secondo grado, per una violenza sessuale avvenuta nell’estate del 2020 e aveva ottenuto, inizialmente, gli arresti domiciliari poi mitigati con la misura dell’obbligo di dimora e l’ulteriore obbligo di permanere in casa nelle ore notturne. Adesso, violata questa disposizione – essendo stato sorpreso dai Carabinieri fuori dalla sua abitazione la notte del 18 ottobre scorso – è finito in carcere.
Protagonista della vicenda un 23enne abitante a Correggio, nel Reggiano, nei cui confronti la Corte d’Appello di Bologna ha disposto la custodia cautelare aggravando la misura dell’obbligo di dimora e permanenza notturna fra le mura domestiche.
I fatti oggetto della condanna del giovane risalgono al mese di luglio del 2020 quando, dopo essersi offerto di accompagnare a casa a piedi una ragazza, sua coetanea, all’uscita da un locale dove si erano intrattenuti con altri amici e amiche, l’aveva molestata: per quella condotta era stato arrestato dai Carabinieri di Correggio cui la ragazza si era rivolta denunciando l’accaduto.
Condannato a 4 anni di reclusione il 23enne aveva beneficiato, in attesa del passaggio in giudicato della sentenza, della misura dell’obbligo di dimora che ha violato finendo quindi in carcere dove ieri è stato condotto dai Carabinieri di Correggio.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media