Correggio. Anziani maltrattati, sindaco: inopportuno minimizzare

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L’amministrazione comunale di Correggio interviene a seguito della conferenza stampa indetta dai dirigenti Coopselios in merito alla vicenda che nei mesi scorsi ha visto coinvolta la residenza per anziani di via Mandriolo Superiore, a Correggio.

“Non entriamo nel merito delle indagini, di cui seguiremo attentamente le vicende giudiziarie e per le quali rimarchiamo la massima fiducia nella magistratura, ma se i fatti in oggetto fossero confermati in sede di giudizio, sarebbero molto gravi. Trovo sinceramente inopportuno il tentativo di Coopselios di minimizzare quanto emerso nel corso di questa dolorosa vicenda, in quanto, oltre alla rilevanza penale dei fatti, la nostra città è stata profondamente ferita, a partire dagli ospiti della struttura e dai loro famigliari” sottolinea il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi.

“Al di là delle effettive azioni commesse e dell’accertamento delle varie responsabilità, che sarà appunto compito della magistratura indagare e giudicare, qui è stata lesa la dignità delle persone e ferito l’orgoglio di una città che ha sempre fatto della qualità e del livello dei propri servizi un punto d’eccellenza. L’essersi costituiti parte civile, insieme ad AUSL, Unione dei Comuni Pianura Reggiana e Regione Emilia-Romagna, dunque, da parte nostra non solo è stato un atto doveroso, ma anche necessario, proprio per tutelare al massimo sia i nostri cittadini che l’idea di comunità sul quale, in questi anni, abbiamo sempre investito risorse e competenze umane e professionali, che non devono essere in alcun modo svilite o messe in discussione dal comportamento di alcuni. In questi mesi abbiamo continuato a collaborare con Coopselios per garantire ai cittadini la continuità dei servizi, ma ciò non significa dimenticare quanto avvenuto o rinunciare a tutelare la comunità che rappresento. Non entro nel merito di presunti quanto fantomatici “complotti”, ma chiedo a tutti di continuare quel faticoso percorso intrapreso insieme subito dopo quei giorni, per continuare ad offrire un servizio alla nostra comunità. Questo non è più il tempo delle polemiche, ma è il tempo della necessaria chiarezza, senza alcuna arroganza da parte di nessuno su quanto avvenuto, al fine di verificare le eventuali responsabilità e tutelare in ogni sede in primo luogo i pazienti e le loro famiglie e successivamente le Istituzioni e il livello dei servizi erogati. Che è, e deve rimanere, di assoluta eccellenza”.