Covid Emilia: 3 morti, 1.146 casi (a Reggio +151)

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Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 47.877 casi di positività, 1.146 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.083 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, che giungono così a quota 1.488.534. Dei nuovi positivi, sono 668 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 222 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 302 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,2 anni.

Sui 668 asintomatici, 318 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 40 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 per screening sierologico, 12 con i test pre-ricovero. Per 289 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La provincia con più contagi è quella di Bologna (267), a seguire Reggio Emilia e Modena (entrambe con 151 nuovi casi), Piacenza (121), Parma (105), Rimini (106) e Ravenna (87). Poi la provincia di Ferrara (58), quindi Forlì (43), Cesena (38) e il circondario imolese (19). Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

I tamponi effettuati sono stati 12.083, per un totale di 1.488.534. A questi si aggiungono anche 2.198 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 15.769 (944 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.860 (+880 rispetto a ieri), il 94,2% dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: 1 in provincia di Parma (una donna di 95 anni), 2 in provincia di Modena (due uomini, di 78 e 84 anni). Dall’inizio della pandemia, in Emilia-Romagna i decessi sono stati complessivamente 4.564.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 93 (+5 rispetto a ieri), quelli in altri reparti Covid816 (+59). Sul territorio, le 93 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 13 a Parma (+1), 5 a Reggio Emilia (+1), 6 a Modena (-1), 39 a Bologna (+3), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (invariato), 4 a Ravenna (invariato), 3 a Forlì (+1), 2 a Cesena (invariato) e 7 a Rimini (-1).

Le persone complessivamente guarite salgono a 27.544 (+199 rispetto a ieri).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 6.374 a Piacenza (+121, di cui 22 sintomatici), 5.239 a Parma (+105, di cui 57 sintomatici), 7.445 a Reggio Emilia (+151, di cui 98 sintomatici), 6.520 a Modena (+151, di cui 21 sintomatici), 9.115 a Bologna (+267, di cui 76 sintomatici), 874 casi a Imola (+19, di cui 13 sintomatici), 2.245 a Ferrara (+58, di cui 26 sintomatici); 2.461 a Ravenna (+87, di cui 53 sintomatici), 2.092 a Forlì (+43, di cui 29 sintomatici), 1.587 a Cesena (+38, di cui 28 sintomatici) e 3.925 a Rimini (+106, di cui 55 sintomatici).

L’assessore Donini: “Non arretriamo di un millimetro nell’indagine epidemiologica”

Nessun passo indietro della Regione Emilia-Romagna nell’azione di contact tracing, condotta fino ad ora con buoni risultati e che continuerà su tutto il territorio grazie all’impegno, poderoso, del Servizio sanitario regionale.

Lo ribadisce l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, in risposta alla consigliera Silvia Piccinini che ha sollevato dubbi sulla proposta inviata dalle Regioni al Governo e chiesto l’intervento della Giunta di viale Aldo Moro.

“Non arretriamo di un millimetro, né alziamo bandiera bianca, tutt’altro. L’Emilia-Romagna è tra le Regioni che ancora, pur tra le tante difficoltà dovute al picco epidemico e grazie al prezioso e gravoso lavoro dei nostri Dipartimenti di Sanità pubblica, riesce a svolgere le indagini epidemiologiche, e continueremo a farlo”.

Non ci sarà alcuno stop ai tamponi, quindi, a cui saranno sottoposti – come è avvenuto finora – tutti i contatti stretti dei nuovi positivi, anche gli asintomatici. Perché l’obiettivo della sanità regionale, e le azioni messe in campo per raggiungerlo, è il medesimo, dall’inizio dell’epidemia: individuare in maniera sempre più efficace i positivi che non presentano sintomi e spegnere ogni nuovo potenziale focolaio.

“Come ho avuto modo di chiarire anche ieri- ribadisce Donini- una volta identificati e isolati i contatti stretti asintomatici, il tampone molecolare sarà eseguito di norma entro il decimo giorno, affinchè le persone possano terminare, se il risultato sarà negativo, il proprio isolamento. Ma è del tutto ovvio che, in caso di comparsa dei sintomi, il tampone sarà svolto tempestivamente”.

“Oggi- spiega l’assessore- abbiamo la capacità di effettuare una media di 15mila tamponi al giorno e circa 3mila test sierologici, e continueremo a farli, puntando ad incrementarli giornalmente sempre di più. Non solo, nel mese di novembre metteremo in campo anche più di 2 milioni di tamponi rapidi destinati al mondo della scuola, alle strutture residenziali per anziani e disabili, ai comparti produttivi e agli ospedali. Inoltre, continuano gli screening mediante esami sierologici, quelli mirati a precise categorie lavorative, le attività delle Usca sul territorio e i test sierologici presso le farmacie, che abbiamo voluto introdurre, primi in Italia, proprio per rafforzare l’azione di prevenzione”.

E proprio su questo fronte l’assessore Donini evidenzia il fatto che, nella proposta inviata al Governo, è stato chiesto di allargare la platea dei contesti in cui poter effettuare il test, ad esempio – oltre alle farmacie – anche ai centri di raccolta sangue e, nel caso di tamponi rapidi, alle strutture ospedaliere e ambulatoriali private accreditate.

“La volontà della nostra Regione e di tutte le Regioni- conclude Donini- è certamente una sola: contrastare la diffusione del virus con tutti i mezzi disponibili, senza nessuna marcia indietro. Su questo è assurdo anche solo pensare che possano esserci inversioni di rotta”.

Scendono a 17.012 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute, specificando che nelle ultime 24 ore si registrano 141 vittime. In calo anche il numero di tamponi: 124.686, circa 40 mila in meno rispetto a ieri, quando erano stati 161.880.