L’indagine trimestrale di Unindustria Reggio Emilia, che indaga i rapporti banca-impresa, rileva anche per il quarto trimestre 2023 un inasprimento del costo del debito, che pesa sui bilanci aziendali.
A fronte di un arresto dell’Euribor, non si ferma invece il costo del debito. E, mentre il mondo imprenditoriale resta col fiato sospeso in attesa delle mosse della Banca Centrale Europea, continua a salire il costo dell’indebitamento bancario delle imprese reggiane.
Per un’operazione di Salvo Buon Fine si arriva a pagare mediamente il 5% e il costo dei mutui chirografari, adibiti al sostegno degli investimenti aziendali, non arresta la propria corsa al rialzo, superando la media del 4,3% nell’ultimo trimestre dell’anno, un +0,5% rispetto a quanto registrato nella precedente indagine.
Anche per questo motivo, proprio nell’ultimo trimestre solo il 18% degli intervistati ha dichiarato di aver richiesto nuova finanza a supporto dell’attivo aziendale. E le intenzioni non sembrano cambiare per il trimestre in corso.
L’arresto della Germania e i timori per i conflitti in corso gettano un velo di incertezza sulle prospettive economiche e a farne le prime conseguenze sono gli investimenti aziendali.
Scarsa anche la spinta per il sostegno alla transizione green e all’adeguamento dei parametri ESG secondo quanto previsto dalle linee guida europee: solo il 7% dichiara di aver ricevuto proposte da parte delle proprie banche per investire in tal senso.
“È ragionevole ipotizzare di aver raggiunto il picco massimo dell’Euribor. Con l’arrivo dell’estate la BCE dovrà necessariamente adottare una politica espansiva con una graduale riduzione dei tassi di interesse. Questa scelta porterà immediato beneficio anche a chi decide di investire oggi a tasso variabile, ma le recenti affermazioni di Cristine Lagarde sul nuovo concetto di normalità lasciano presagire che la discesa non sarà rapida” – ha dichiarato Mauro Macchiaverna, Consigliere di Unindustria Reggio Emilia con delega al Credito, Fisco e Finanza d’Impresa.
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...