Conte: numeri ok, ma il virus non è scomparso

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L’emergenza sanitaria è alle spalle, ma ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale, abbiamo stanziato 80 miliardi, come tre manovre, ma sappiamo che queste misure sono solo l’inizio di un percorso di rilancio del nostro Paese”, dice Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, nel giorno della riapertura della libra circolazione tra le regioni dopo mesi di blocco. “Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”, spiega il premier. “Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo: facciamo attenzione, le uniche misure efficaci sono il distanziamento fisico e le mascherine. Dire che il virus è scomparso è una grave leggerezza”, avverte.

“Questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese”, afferma Giuseppe Conte. E cita le parole del presidente Mattarella: “Agire con lo spirito del 2 giugno e della condivisione”.