Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, a proposito delle riaperture del 3 di giugno, mentre era ospite di ‘Centocittà’ su Radiouno. “Contando sui consigli di chi ha le competenze si è deciso, insieme, governo e regioni, di provare a riaprire il paese: dobbiamo però ricordare a tutti che bisogna mantenere il distanziamento, l’uso della mascherina e continuare ad avere prudenza, perché la quota di rischio è minore, ma c’è”.
“Stiamo correndo i rischi – ha detto – di una situazione per cui il virus non sarà sconfitto finché non ci sarà il vaccino. Ma sono rischi molti più bassi rispetto a quando ho messo, per l’Emilia-Romagna, restrizioni più incisive che nel resto d’Italia”.
Da Bonaccini segnali di speranza per il turismo: “Spero che vada meglio di quello che potevamo temere. In Emilia-Romagna ieri si vedeva tanta più gente in giro, sia al mare, sia in Appennino”.
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Mattia è uno di quegli studenti che ogni professore vorrebbe avere in aula. Sono onoratissimo di essere stato anche minimamente di ispirazione per questo bellissimo
Un grande. Se non ci fosse stato quel venduto di dipietro noi socialisti saremmo ancora li' e l'italia sarebbe al top
interessante gianni celati